L’ITALIANO E L’OPERA A TASHKENT

TASHKENT\ aise\ - È stata la musica e in particolare l’Opera la chiave scelta dall’Ambasciata italiana in Uzbekistan per le iniziative organizzate in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo.
L’evento centrale a Tashkent è stata la conferenza "L'Italiano sul palcoscenico", tenuta dal Maestro Daniele Agiman, titolare della cattedra di direzione d'orchestra del Conservatorio G. Verdi di Milano. Nella Sala dell'Organo che il Conservatorio Statale ha messo a disposizione dell’Ambasciata, il Maestro ha ricordato l'importanza della lingua italiana nel mondo e la sua persistente influenza nell'arte, anche grazie al suo predominante utilizzo nella musica lirica. L'Opera, ha spiegato il Maestro, è nata in Italia nel XVI secolo anche perché la nostra lingua è quella che meglio permette di dare musicalità, forza ed emozioni ad un testo. Ha quindi portato gli esempi dei più grandi librettisti e del loro felice connubio artistico con famosi compositori quali Mozart, Verdi, Rossini e Puccini.
Il Maestro Agiman e la soprano Sandra Buongrazio, docente di Canto lirico presso il Conservatorio di Musica Statale "L. D'Annunzio" di Pescara, hanno inoltre effettuato audizioni e master class di canto lirico presso il Teatro Navoi ed il Conservatorio: lezioni pratiche, improntate in particolare sulla tecnica del canto, oltre che sulla qualità artistica e interpretativa dei cantanti.
A conclusione delle varie iniziative, al Teatro Navoi è andata in scena la Tosca, diretta dal Maestro Agiman e interpretata dalla soprano Buongrazio davanti ad un pubblico numeroso, raffinato e attento, che ha potuto apprezzare il carattere e lo stile italiano con cui è stata rappresentata l'opera di Puccini. (aise)