LONDRA: GLI AUGURI DEL CONSOLE GENERALE VILLANI PER IL 2019

LONDRA\ aise\ - “Cari connazionali, desidero farvi giungere a nome mio personale e di tutto lo staff del Consolato Generale d’Italia a Londra i più sinceri ed affettuosi auguri per l’Anno Nuovo. Sono giunto a Londra in un momento davvero difficile per questo Paese, impegnato ad affrontare le complesse dinamiche della scelta referendaria della Brexit e molto intenso dal punto di vista delle sfide che abbiamo dovuto fronteggiare per adeguare i servizi ad una collettività che è la più numerosa della rete diplomatica e consolare italiana. Una comunità che continua ad aumentare con una media di 2000 iscrizioni all’AIRE al mese e che ha raggiunto ad oggi circa 350.000 persone, mentre se ne stimano altrettante non iscritte per un totale di 700.000. Un numero enorme che fa di questo Consolato Generale il primo della nostra rete, basti pensare che gli iscritti alla anagrafe di Londra sono superiori al totale di quelli registrati in tutti i Consolati italiani negli Stati Uniti”. A scrivere è il Console generale d’Italia a Londra, Marco Villani, che dalle pagine de “La Notizia” – bimestrale diretto a Londra da Salvatore Mancuso – illustra ai connazionali l’attività consolare dell’anno appena passato.
“Nel corso di quest’anno sono stati rilasciati circa 30.000 passaporti, 2822 nel solo mese di novembre e più di 3500 documenti di emergenza; sono stati trascritti più di 6000 atti di stato civile di cui 4608 di nascita. Oltre 18000 sono stati infine i visti rilasciati. Su tali basi la priorità che ci siamo dati è stata quella di rafforzare e razionalizzare l’Ufficio passaporti.
Ciò è stato possibile grazie all’attuazione di tre misure: l’assunzione di dieci impiegati a contratto temporaneo, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; la riattivazione del sistema “prenota online” che ha consentito a molti di utilizzare il web per accedere ai servizi e, infine, l’avvio di una nuova piattaforma informatica che ci ha permesso di rinnovare il call centre aumentando notevolmente le linee telefoniche con un migliorato sistema di coda e, soprattutto attivando la funzione “call back”. Iniziative che hanno potuto dare a tutti la possibilità di accedere al servizio riequilibrando domanda e offerta.
All’inizio del mio mandato ho dovuto affrontare anche una criticità legata al cambio di gestione dei corsi di lingua e cultura italiana.
Il precedente organismo, il Coasit, ha cessato la sua attività lasciando a giugno un vuoto che abbiamo prontamente colmato consentendo il riavvio dei corsi a partire dall’inizio dell’anno scolastico per migliaia di ragazzi e senza soluzione di continuità.
Per questo desidero ringraziare tutti coloro che, in solo due mesi, a fianco del Consolato Generale, si sono impegnati per consentire questo risultato non scontato. In particolare il board della SIAL, il nuovo ente promotore che ha lavorato e sta operando incessantemente per promuovere la cultura e la lingua italiana sulla base degli indirizzi della nostra politica scolastica in stretto coordinamento con la Direzione didattica”. (aise)