LORENZO DA VITERBO: IL TASSELLO MANCANTE NEL RINASCIMENTO ITALIANO

ROMA\ aise\ - In occasione dei 550 anni dall’esecuzione degli affreschi della Cappella Mazzatosta, il prossimo mercoledì 23 gennaio sarà presentato presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, alle 17:00, il volume “Lorenzo da Viterbo. Magister Pictor del Rinascimento italiano 1469-2019”. Il volume costituisce la prima monografia su un autore capace di innovare il panorama rinascimentale italiano con uno stile peculiare. Infatti, nonostante la scomparsa in giovane età, Lorenzo di Jacopo di Pietro Paolo da Viterbo (1444/45? – post 1476) lasciò una testimonianza pittorica rivoluzionaria, che gli studiosi collocano a cavallo tra la lezione di Benozzo Gozzoli e quella di Piero dalla Francesca.
Dopo i saluti di Marek Inglot SJ (decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa) e di Ottavio Bucarelli (direttore del Dipartimento di Beni Culturali della Chiesa), il dibattito sarà introdotto da Francesco Buranelli (presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede).
Interverranno Claudia Cieri Via (ordinario di Storia della Critica d’Arte, Sapienza Università di Roma) e Vittoria Garibaldi (sovrintendente per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici dell’Umbria).
Il volume, edito dalla Gregorian & Biblical Press e curato da Barbara Aniello e Elisabetta Gnignera, raccoglie i contributi scientifici di diciotto studiosi qualificati come Simonetta Angeli, Enzo Bentivoglio, Ginevra Bentivoglio, Concetta Bianca, Francesco Buranelli, Alessandro Delpriori, Giancarlo Gentilini, Romualdo Luzi, Alessandro Novelli, Stefano Petrocchi, Alessandro Pontecorvi, Lorenzo Principi, Claudio Strinati, Antonio Temperi, Simonetta Valtieri, Lucilla Vignoli, oltre che delle stesse curatrici.
Il lavoro - supportato dalla Diocesi di Viterbo, da Fondazione Caravit e dal FEC (Fondo Edifici di Culto) - gode del patrocinio del MiBAC, della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede, dalla Diocesi di Viterbo, dall’ICOMOS (International Council on Monuments and Sites). (aise)