MIGRANTI E NON SOLO
ROMA – focus/ aise - Dopo l’evento di Losanna, “Migranti ieri e oggi”, promosso dalla Chiesa valdese di Zurigo e dalla Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, si sposta a Zurigo, dove dal 29 al 31 marzo si terrà un evento dedicato ai temi corridoi umanitari, emigranti ieri e oggi e politiche d’integrazione.
Il programma ha inizio venerdì sera a partire dalle 18 con il vernissage delle seguenti mostre: MICROPOLIS – La città di provincia al tempo del Melting Pot, a cura del giornalista e fotografo Claudio Colotti; Italiani a Oerlikon, dal 1946 al 2000, a cura di Sandro Bellisario; Storia delle Colonie Libere Italiane in Svizzera, a cura del Prof. Sandro Cattacin.
Il sabato pomeriggio, alle 14, si terrà un convegno al quale interverranno Marta Bernardini, operatrice del Programma Mediterranean Hope e dell’Osservatorio sulle Migrazioni a Lampedusa; Asmae Dachan, giornalista e scrittrice italo-siriana, esperta di Siria e Medio Oriente; Aniceto Adjang Mba Abeng, operatore della Diaconia valdese in Italia; Rosanna Raths-Cappai, responsabile di progetto, Servizio per l’integrazione della Città di Zurigo.
A metà pomeriggio seguirà una tavola rotonda con Vincenzo Amendola, sottosegretario di Stato agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale del governo Gentiloni; Claudio Micheloni, già senatore della Repubblica Italiana e presidente della Federazione delle Colonie Libere italiane (1997-2017); Mons. Antonio Spadacini, ex Delegato Nazionale della Conferenza episcopale svizzera e italiana.
Il convegno vuole mettere in evidenza quanto sta accadendo attualmente nel Mediterraneo, volgere uno sguardo indietro verso i flussi migratori del secolo scorso ed esaminare anche le politiche d'integrazione di una città come quella di Zurigo, con una quota di stranieri superiore al 30 percento. Con la data simbolica dell’otto marzo è POI iniziata nel Centro Servizi Casa Padre Kolbe di Pedavena una collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo: quest’anno si svolgeranno una serie di incontri in struttura incentrati sul tema dell’emigrazione e su come questa sia stata vissuta e percepita dagli anziani ospiti.
Il primo appuntamento, fortemente voluto dal direttore di Casa Kolbe, Roberta Bortoluz, ha visto la presenza e l’esposizione della signora Luciana Tavi, che in qualità di consigliere dell’ABM e accompagnata dalla “civilina” Giulia Francescon, ha trattato il fenomeno dell’emigrazione femminile e delle balie da latte.
Si è voluto rendere omaggio a donne forti e coraggiose che, per il bene della famiglia e sacrificando in parte loro stesse, andavano a lavorare all’estero: donne con bimbi ancora in fasce oppure matrone con i capelli ormai grigi e qualche ruga in più lasciavano le loro amate montagne per cercare un futuro migliore, incuranti della fatica, delle difficoltà e delle novità che avrebbero trovato in terra straniera. A questo proposito si è ricordato, grazie anche all’intervento dell’assessore comunale Cristiano Velo, la figura di Anna Rech, vedova pedavenese di fine Ottocento partita per il Brasile con i suoi sette figli all’età di 47 anni riuscendo addirittura a fondare un piccolo paese che oggi conta più di 20mila abitanti e che porta il suo nome Ana Rech.
Ad arricchire ulteriormente il dibattito ci hanno pensato volontarie ed ospiti della Struttura con racconti di episodi personali legati all’emigrazione in Svizzera, con poesie inneggianti la “sacralità” della donna vista come focolare domestico e promotrice di vita e con la testimonianza di una cara amica di Casa Kolbe l’ostetrica Maria Pollaci di Pedavena che ha dichiarato di essersi finalmente concessa la meritata “pensione” dopo aver fatto nascere pochi mesi fa il suo ultimo bambino (uno dei 7600 nati grazie a lei) all’età di 94 anni. Infine, da segnalare l’importante iniziativa portata vanti dalla Federazione Italiana Volontari della Libertà che con il suo contributo ha salvato l’importante archivio storico della Associazione Volontari della Libertà di Gorizia, conosciuto come “Archivio Mario Merni” dal nome dello storico presidente (scomparso nel 2015) che per anni ha raccolto la vasta documentazione.
Il lavoro di riordino e di inventariazione dell’archivio è stato presentato nei giorni scorsi nella sala Conferenze della Cassa di Risparmio di Gorizia alla presenza del presidente dell’Associazione Giovanni Bressan e del segretario Franco Miccoli e della dott.ssa Lucia Pillon, curatrice dell’intervento. (focus\ aise)