MILITARI ITALIANI IN LIBANO VICINI ALLA POPOLAZIONE LOCALE

ROMA\ aise\ - Si è tenuta, nei giorni scorsi, presso la municipalità di Tibnin, nel sud del Libano, una serata benefica per la raccolta di fondi da destinare agli orfanotrofi presenti nel settore sotto la responsabilità italiana.
L’iniziativa – svolta alla presenza del Generale di Brigata Bruno Pisciotta, Comandante del Settore Ovest della missione in Libano (UNIFIL) – è stata realizzata nell’ambito dei progetti di Cooperazione Civile e Militare del contingente italiano e portata a termine grazie alla sinergia e collaborazione con la Direzione Generale degli Orfanotrofi del Libano e con la municipalità di Tibnin.
Alla serata hanno preso parte alcuni militari del contingente italiano e numerose autorità ed elementi di spicco della società locale, a dimostrazione – sottolinea la Difesa – della ormai consolidata integrazione tra peacekers di UNIFIL e la popolazione libanese; in questa occasione sono stati anche donati giochi, ausili didattici e materiale scolastico per far fronte alle esigenze, per un intero anno scolastico, di circa 100 alunni orfani di entrambi i genitori, donati in Italia da alcune associazioni benefiche della città di Messina.
“Il contingente italiano, ancora una volta, è presente insieme ai caschi blu di UNIFIL per dare concretezza ad uno dei pilastri del mandato delle Nazioni Unite, ovvero l’assistenza alla popolazione locale”, ha detto il Generale Pisciotta, durante il suo discorso di saluto agli intervenuti. “Il successo di questa iniziativa non è dato solo dal contributo conferito in termini economici, ma è il risultato di un lavoro svolto quasi in simbiosi tra noi militari e voi cittadini di Tibnin, frutto della sensibilità maturata in questi anni da UNIFIL e dalla migliore società libanese, per riportare ai fasti del passato la splendida Terra libanese”.
Da parte sua, Hassan Zeineddine, Direttore Generale degli Orfanotrofi del sud del Libano, nel ringraziare il contingente italiano, ha espresso parole di apprezzamento “per l’umanità e la professionalità con cui sapete esserci vicini”. (aise)