NONOSTANTE LA BREXIT, IL REGNO UNITO CONTINUA A PIACERE AGLI ITALIANI – di Antonio Piemontese
LONDRA\ aise\ - “Che la Brexit si stia rivelando caotica, è innegabile. Ma quanto ha influito sulla percezione del Regno Unito da parte degli italiani? La risposta arriva da un sondaggio commissionato a SWG dall’ambasciata britannica a Roma. La rilevazione risale a qualche settimana fa, quindi ben prima degli ultimi, recenti sviluppi. Si tratta, però, di risultati ugualmente di un certo interesse, che mostrano come la decisione di lasciare l’Europa non abbia intaccato in maniera significativa l’interesse dei nostri connazionali verso la Gran Bretagna”. A riportare e commentare i dati dell’indagine è Antonio Piemontese su “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
“L’ANALIS – Vediamo più nel dettaglio. Oltre un italiano su due è stato almeno una volta in UK, e, tra questi, l’86% ci tornerebbe. Quattro italiani su 5 (il 79%) tra quanti vivono oltremanica parlano positivamente della propria esperienza, mentre per tre su quattro il voto sulla Brexit non ha influenzato la propensione a recarsi in UK per studio, turismo o affari.
Se andiamo alla Brexit, però, solo poco più della metà degli intervistati (il 58%) ritiene auspicabile il mantenimento di un legame stretto tra Regno Unito e Ue dopo l’eventuale uscita. Emerge qui per una metà del campione la volontà di dare un significato all’uscita con una cesura.
Il dato cambia sensibilmente se si fa riferimento a partnership di settore.
Tre connazionali su quattro auspicano una stretta collaborazione tra UK e UE in materia di sicurezza e difesa, mentre la percentuale scende al 69% quando si domanda se vedono con favore la creazione di un’area di libero scambio tra UK e UE dopo la Brexit.
E il no-deal? Per 4 italiani su 5 sarebbe dannoso. Il paese continua a mantenere un appeal importante tra i giovani: considerando i 18-24enni che lo hanno visitato, 9 giovani su 10 parlano positivamente del Regno Unito e vorrebbero tornarci. Un numero significativo di intervistati dichiara di avere almeno un amico o un conoscente che attualmente risiede nel Regno Unito, ma la percentuale raggiunge il 72% tra le persone con un alto livello di istruzione.
MONARCHIA E LONDRA I SIMBOLI DEL REGNO UNITO – Le prime associazioni mentali spontanee degli italiani con il Regno Unito sono “monarchia” e “Londra”, mentre le quattro principali caratteristiche che definiscono meglio il paese sono “multiculturalismo”, “nazionalismo”, “modernità” e “dinamismo/ eccentricità”.
Tra quello che gli italiani apprezzano, ci sono la musica (80%), la cultura (77%), le opportunità di business e i paesaggi (75%).
Brexit è stata una scelta giusta? Il 47% degli intervistati ha risposto “no”, contro il 37% che si è espresso a favore. La principale conseguenza prevista di una eventuale uscita è una perdita di peso politico del paese su scala europea. Secondo quanto riportato, il 62% del campione concorda con il principio di una gestione controllata dei flussi migratori tra la UE e il Regno Unito. Questo dato merita un approfondimento: potrebbe dipendere dal fatto che il paese non è mai stato percepito come membro dell’UE a tutti gli effetti, o con un più generico istinto di protezione dei propri confini. Sarebbe interessante confrontare la percentuale ponendo la stessa domanda riguardo a tutti gli altri paesi europei.
La diplomazia britannica si sta attivando tramite il personale delle ambasciate per incontrare le varie comunità nazionali, sulla base dell’assunto l’opinione pubblica degli stati membri dell’Unione possa influenzare positivamente i governi e quindi i negoziatori a Bruxelles. E il discorso pubblico su un paese viene plasmato anche tramite il determinante passaparola di chi c’è stato, ci vive o ci fa affari. Un lavoro di lima dai connotati agli antipodi rispetto all’immagine pubblica fornita dal governo di Londra, quello che ha cominciato il processo brandendo la clava del “Brexit means Brexit” e si trova, due anni e mezzo dopo, sul ciglio del baratro di un’uscita senza accordo”. (aise)