OPPORTUNITÀ DI BUSINESS IN AFRICA
ROMA – focus/ aise – Ghana, Senegal e Costa d’Avorio sono tra i Top performer dell’Africa Subsahariana che vedono un contesto economico favorevole e in crescita. Per cogliere le opportunità per il Made in Italy in Africa e comprendere quali sono gli strumenti a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione, SACE SIMEST (Gruppo CDP) ha organizzato, in partnership con Confindustria Assafrica & Mediterraneo, un convegno di approfondimento – che si è tenuto la scorsa settimana a Roma nella sede di SACE in piazza Poli - dedicato alle PMI già internazionalizzate o con alto potenziale di internazionalizzazione, interessate ad avviare o consolidare processi di sviluppo nell’Africa Occidentale.
L’iniziativa rientra nelle attività di “Education to Export”, il programma di formazione totalmente gratuito sviluppato da SACE SIMEST per supportare le PMI nei loro percorsi di sviluppo sui mercati esteri. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di eventi “Doing Business in…” con focus su aree geografiche promettenti per l’export e l’internazionalizzazione già segnalate anche nell’ultima edizione del Rapporto Export di SACE SIMEST.
Tra le principali tematiche di riferimento del fare business in Africa occidentale oltre al contesto macro-economico e industriale e alle prospettive per l’export, sono state spiegate le novità legate all’implementazione del Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (AfCFTA) – un’area con un Pil potenziale di 2.500 miliardi di dollari e 1,2 miliardi di persone - passando per le procedure doganali e le soluzioni assicurativo-finanziarie per affrontare il continente nero in maniera sicura e strategica.
Ma l’Africa non è una.
Sono 54 paesi diversi, ognuno con i propri specifici legami con il resto del mondo e opportunità commerciali diverse da cogliere. Ed è per questo che l’incontro non ha offerto solo una visione complessiva dell’area ma si è focalizzato su tre paesi - Ghana, Senegal e Costa D’Avorio – fornendo indicazioni pratiche e concrete.
Con una crescita del PIL attesa a tassi medi annui superiori al 4% nel 2020-2022, i tre Paesi offrono alle imprese un contesto operativo complesso ma un buon potenziale di business ancora tutto da esplorare in una gamma di settori piuttosto diversificata in cui il Made in Italy eccelle: dall’agribusiness alla distribuzione energetica, dal trattamento dei rifiuti alla meccanica strumentale.
Nel 2018 l’export in Senegal ha raggiunto 254 milioni, registrando un aumento del 15,7%; in Ghana 243 milioni (+4,6%) e in Costa d’Avorio 193,3 milioni di euro (15,1%).
È partita da Angola e Etiopia il progetto della Commissione Internazionalizzazione di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, coordinata da Renzo Piraccini, nato con l’obiettivo di supportare lo sviluppo e l’espansione sui mercati emergenti delle imprese delle filiere agro-alimentare e zootecnica italiane.
Da ieri al 30 novembre, AEFI e l’Agenzia ICE hanno organizzato una missione in Africa, Paese che, con una popolazione giovane e a una crescita economica sostenuta, ha il potenziale per diventare un’economia sempre più significativa nel contesto internazionale e quindi una grande opportunità anche per le nostre imprese.
Il progetto, rivolto agli espositori delle manifestazioni delle filiere agro-alimentare e zootecnica degli Associati AEFI, prevede una serie di eventi caratterizzati da una parte scientifico-formativa e da una più commerciale. La missione è strutturata con un momento di incontro e confronto con gli operatori locali e le autorità italiane che operano nell’area oltre che con visite on-site.
I settori di filiera coinvolti sono agricoltura, orticoltura e lattiero-casearia, sia per quanto riguarda i prodotti sia per materiali, impianti e macchinari, tecnologie e attrezzature per la coltivazione, l’allevamento, la distribuzione e la commercializzazione.
La scelta di Angola ed Etiopa è nata da un’attenta valutazione della situazione economica e dell’evoluzione dei sistemi politici dei due Paesi: l’Angola ha già avviato un processo di diversificazione dell’economia che, insieme ad una maggiore apertura ai capitali ed investitori internazionali, sono un buon presupposto per un interesse prioritario dell’imprenditoria italiana. La ricchezza del Paese dal punto di vista delle risorse naturali e minerarie e il suo processo di internazionalizzazione rappresentano importanti opportunità di sviluppo per le nostre imprese, soprattutto per quanto concerne i macchinari, per il grande potenziale in termini di risorse, acqua e terre coltivabili. Quanto al prodotto, l’Angola non ha ancora sviluppato una propria industria alimentare in grado di soddisfare la domanda interna di beni alimentari; grandi quantità di beni in questo settore vengono infatti importate.
L’Etiopia negli ultimi anni ha registrato importanti tassi di crescita, in particolare nel settore agricolo e dei servizi, oltre alle consistenti prospettive di aumento demografico che attribuiscono al Paese un ruolo chiave nello sviluppo economico e politico dell'Africa sub-sahariana. Il settore più significativo è rappresentato dall'agricoltura (80% dell'occupazione e circa il 45% del PIL) e sono in atto politiche governative volte a sviluppare il comparto per colmare le carenze strutturali e aumentare la produttività. Interessanti le prospettive per impianti destinati a fabbriche alimentari e per macchinari e prodotti da imballaggio e confezionamento.
La missione in Angola ed Etiopia rappresenta la seconda attività di AEFI in Africa, iniziata lo scorso anno con l’accordo con AAXO-Association of African Exhibition Organizers - l’associazione che raggruppa gli organizzatori di fiere professionali in tutta l'Africa.
L’interesse di AEFI per l’Africa proseguirà nei prossimi mesi con altri interventi dedicati alle filiere produttive italiane.
AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, associazione privata senza scopo di lucro nasce nel 1983 con l’obiettivo di generare sinergie tra i più importanti quartieri fieristici italiani. Oggi conta 36 quartieri fieristici Associati, che organizzano oltre 1.000 manifestazioni all’anno su una superficie espositiva totale di 4,2 milioni di metri quadrati. Nei quartieri fieristici associati AEFI si svolge la quasi totalità delle manifestazioni fieristiche internazionali e nazionali che hanno luogo annualmente in Italia.
È interlocutore privilegiato per gli operatori e le istituzioni e svolge un ruolo di sostegno per gli associati attraverso lo sviluppo di attività e programmi nell’ambito della formazione, del marketing, della promozione e della ricerca, oltre all’erogazione di servizi per le fiere attraverso l’attività delle proprie Commissioni: Tecnica di Quartiere, Giuridico-Amministrativa, Internazionalizzazione e Fiere in Rete. Sul fronte dell’internazionalizzazione, AEFI supporta gli associati grazie ad accordi con mercati strategici. Ad oggi sono state siglate partnership con Iran, Taiwan, Libano, India, Thailandia e Sud Africa, con AmCham-American Chamber of Commerce in Italy, con CENTREX-International Exhibition Statistics Union e con EUPIC-EU Project Innovation Center. Un protocollo d’intesa è stato inoltre siglato con SACE e SIMEST. (focus\ aise)