PARMA ALIMENTARE IN MISSIONE A STOCCARDA PER IL SALONE DEL BUON GUSTO

PARMA\ aise\ - È tempo di Markt des Guten Geschmacks (Salone del Gusto) a Stoccarda: dal 25 al 28 aprile Parma Alimentare volerà in Germania per partecipare alla mostra mercato promossa da Slow Food Deutschland, che nel 2018 ha fatto registrare il record storico di presenze, con oltre 100.000 visitatori. A Stoccarda, Parma Alimentare accompagnerà quattro aziende del nostro territorio: Azienda Agricola Guareschi, Gusto, Nonno Fereoli e Nuova Pasticceria Lady.
Come spiega Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare, “il Salone del Buon Gusto di Stoccarda rappresenta un’ottima piattaforma per valorizzare la qualità delle produzioni alimentari made-in-Parma. Per molteplici motivi: innanzitutto Stoccarda è una città dal forte potere d’acquisto, che gode di un mercato particolarmente sensibile ai prodotti di nicchia. In secondo luogo, questa mostra mercato - unico evento in Germania - è organizzata sotto l’egida di Slow Food: questo garantisce l’esclusività dell’offerta, perché il processo di lavorazione deve avere carattere artigianale e perché i prodotti devono soddisfare il principio del “bello, pulito e giusto” di cui l’associazione fondata da Carlin Petrini è fautrice. Infine, il Salone del Buon Gusto di Stoccarda si dimostra ogni anno - questa sarà la decima edizione - più vitale e partecipato: un nutrito gruppo di visitatori è composto da gastronomi, cuochi, operatori ho.re.ca. e proprietari di delicatessen store. Non dimentichiamo poi che la quasi totalità del pubblico acquista effettivamente specialità alimentari”.
La scelta di Parma Alimentare di partecipare alla mostra mercato di Stoccarda è legata anche all’importanza del mercato tedesco. “Nel 2018, nonostante una lieve contrazione, la Germania ha superato la Francia come primo Paese di destinazione dell’export alimentare parmense: a valore, parliamo di 270 milioni di euro. Un dato ancor più significativo se pensiamo che soltanto 10 anni fa, nel 2008, il valore dell’export alimentare verso la Germania era di poco superiore ai 200 milioni di euro”, continua Alessandra Foppiano. “Il settore con la maggiore incidenza è quello dei prodotti da forno e farinacei, che rappresenta il 28% dell’export food parmense verso la Germania e che, negli ultimi 12 mesi, è cresciuto del 5,1%. Seguono le conserve animali (19% dell’export), le conserve vegetali (17%) e il lattiero caseario (8%)”. (aise)