PARMA ALIMENTARE: NUOVA MISSIONE BUSINESS A TOKYO

TOKYO\ aise\ - Dopo Dubai, prosegue l’impegno di Parma Alimentare a sostegno delle imprese alimentari del nostro territorio: una nuova missione business è in programma a Tokyo, in Giappone, dal 5 al 9 marzo. L’occasione è rappresentata da Foodex Japan, la più grande fiera asiatica dedicata al mondo food & beverage: sono oltre 85.000 gli operatori professionali - principalmente importatori e buyer della grande distribuzione e del comparto food service - attesi a Tokyo in quattro giorni.
Quest’anno la presenza a Foodex Japan assume un significato particolare, alla luce dell’accordo di libero scambio tra UE e Giappone entrato in vigore dal 1° febbraio. Come spiega Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare: “Si tratta del più grande accordo commerciale mai negoziato dall’Unione Europea: prevede la progressiva eliminazione dei dazi sui beni importati in Giappone dall’Europa, per una cifra superiore al miliardo di euro. Nello JEFTA, questo il nome del trattato, sono presenti 205 prodotti a indicazione geografica protetta europei, di cui 46 italiani, che verranno riconosciuti dal Giappone e tutelati da contraffazione. Da subito, l’accordo riguarderà principalmente prodotti alimentari come carni, salumi, formaggi, pasta e vino. Nel caso di Parma, i prodotti più rappresentativi interessati dallo JEFTA sono Parmigiano Reggiano DOP e Prosciutto di Parma DOP, che nel 2018 è stata la prima IG non giapponese riconosciuta dal governo del Paese del Sol Levante”.
Tre le aziende parmensi presenti a Foodex Japan, proprio al comparto dei salumi appartengono La Felinese e Ruliano, al fianco di Parma Alimentare a Tokyo. Attualmente, l’Italia rappresenta per il mercato giapponese il principale fornitore di prosciutti stagionati, con un fatturato in aumento negli ultimi cinque anni e pari al 79,1% del totale. Con l’entrata in vigore del trattato JEFTA, questo quadro già positivo per i produttori di Prosciutto di Parma DOP dovrebbe diventare ancora più roseo.
“In generale, come sottolineato anche da Federalimentare, l’accordo di libero scambio tra UE e Giappone dovrebbe produrre buoni risultati in termini di export per il sistema alimentare italiano - continua Alessandra Foppiano - Si aprono opportunità interessanti in Giappone per tutta l’industria alimentare ducale, in un momento in cui l’export alimentare parmense verso questo Paese ha subito un rallentamento, -1,0% nei primi nove mesi del 2018, rispetto al pari periodo del 2017. In realtà, leggendo con attenzione i dati, si scopre che il 2018 è stato un anno molto positivo per i comparti DOP parmensi: il settore lattiero caseario, trainato dal Parmigiano Reggiano DOP, è cresciuto del 20%, mentre il settore delle conserve animali ha fatto registrare un incremento del 10%. In questo caso, il merito è del Prosciutto di Parma DOP”.
Il Paese del Sol Levante non rappresenta l’unico target della missione business di Parma Alimentare a Foodex Japan. “La nostra prima partecipazione a questa manifestazione risale a oltre un decennio fa. Torniamo a Tokyo con regolarità perché consideriamo questa fiera una strategica porta di accesso a tutto il Sud Est asiatico. A Foodex, infatti, abbiamo la possibilità di entrare in contatto con operatori professionali provenienti, oltre che dal Paese del Sol Levante, da Cina, Corea del Sud, Singapore, Taiwan e Thailandia, tutti partner commerciali potenzialmente molto interessanti”, conclude l’Executive Manager di Parma Alimentare. (aise)