PINNA (CGIE): NON USARE COMITES E CGIE PER GIOCHETTI DI PARTITO

ROMA\ aise\ - Duro attacco del Consigliere Riccardo Pinna, membro del comitato di presidenza del CGIE, nei confronti del senatore Francesco Giacobbe, eletto all’estero nelle liste del PD, che Pinna definisce un “signore in tutti questi anni ha fatto poco o nulla per gli italiani nel mondo”.
“Non dimentichiamo” ricorda Pinna, rivolgendosi idealmente al parlamentare PD, “che il suo ex-governo ci ha chiuso il Consolato di Durban, l’Ambasciata in Namibia, ha abbandonato gli italiani in Zimbabwe, in Madagascar e in tante altre zone dell’Africa. Anche qui ci sono italiani suoi elettori appartenenti alla IV circoscrizione elettorale”.
“Noi non dimentichiamo” continua “che il suo partito con la riforma costituzionale voleva ridurre il numero dei parlamentari, compresi quelli all’estero: sarebbero rimasti in 12 anziché 18, via tutti i senatori”.
“Noi non dimentichiamo” insiste il membro del CdP del CGIE “l’emendamento Fiano, da lui votato, misura sciagurata e vergognosa che ha consentito alla partitocrazia romana di impadronirsi della circoscrizione estera una volta per tutte, permettendo anche ai non iscritti all’AIRE di candidarsi all’estero, mentre gli iscritti AIRE non possono candidarsi in Italia”.
Secondo Pinna, “ci sono cose più serie e più urgenti di cui occuparsi, ad esempio della sciagurata CMC di Ravenna, cooperativa rossa che opera in diversi Paesi dell’Africa e che combina disastri all’interno delle nostre comunità”, provocando “il fallimento di ditte italo-sudafricane che hanno impiegato anni, decenni, a crescere con il duro e onesto lavoro e che adesso debbono licenziare il personale perché non possono pagare neanche i fornitori. E, come se non bastasse”, aggiunge, “la nostra reputazione, il nostro Made in Italy, da noi costruito, viene distrutto, infangato”.
“Di questo” ribadisce Pinna il “senatore Giacobbe dovrebbe preoccuparsi. O ancora della situazione in cui versano i nostri connazionali in Zimbabwe, che sono alle prese con un esercito che ha preso il controllo del Paese e che sta massacrando la popolazione, ma nessuno se ne interessa”.
“Noi non ci stiamo” conclude il Consigliere Riccardo Pinna “non entriamo nel gioco di gruppo che vorrebbero portare avanti i soldatini di partito. Ma soprattutto, caro Sen. Giacobbe, non provate ad usare Comites e CGIE nei vostri giochetti loschi. La musica è cambiata e gli italiani all’estero lo sanno, specialmente qui in Africa. Noi continueremo a lavorare, a testa bassa, nell’interesse dei nostri connazionali residenti oltre confine, compresi e soprattutto quelli dell’Australia, per troppo tempo presi in giro e male rappresentati”. (aise)