PREMIO UE PER IL PATRIMONIO CULTURALE: I VINCITORI ITALIANI DI “EUROPA NOSTRA”

BRUXELLES\ aise\ – La Commissione europea e Europa Nostra, la principale rete europea per il patrimonio culturale, hanno annunciato ieri i vincitori dell'edizione di quest'anno del Premio dell’UE per il patrimonio culturale/ Premio Europa Nostra, finanziato dal programma Europa creativa dell'UE.
Quattro i vincitori italiani dei 25 provenienti da 16 paesi diversi, selezionati per i risultati ottenuti nelle quattro categorie del premio: conservazione, ricerca, dedizione alla causa e istruzione, formazione e sensibilizzazione.
“Le Dimore del Quartetto” e “Commonlands” (Comuniterrae), due dei progetti italiani risultati vincitori, hanno ottenuto il premio nella categoria formazione e sensibilizzazione. Il primo è un’organizzazione che sostiene giovani musicisti nell’avvio alla carriera e valorizza - nell’ottica di un’economia circolare - il patrimonio di dimore storiche, fornendo spazi antichi a quartetti d’archi, creando incontri in luoghi solitamente inaccessibili e avvicinando nuovo pubblico alla musica da camera. Il progetto - secondo la giuria del premio - fornisce “un’attività culturale di alta qualità”.
Il secondo progetto premiato, Comuniterrae, è un’iniziativa che ha attivato le comunità montane nella zona del Parco Nazionale Val Grande in Piemonte, stimolandole in processi di conservazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, e producendo “una crescita di consapevolezza nelle comunità spopolate dell’importanza della rigenerazione, del paesaggio e dell’identità locale”.
Il terzo premio italiano, invece, si inserisce nella categoria conservazione, e riguarda il restauro della Cappella della Sacra Sindone di Torino, fortemente danneggiata da un incendio nel 1997, e riaperta al pubblico da alcuni mesi. “L’attenta risposta ad un evento drammatico era una sfida difficile, specialmente considerando la struttura particolare dell’edificio”. La vittoria di quella sfida, e la cura nella conservazione del patrimonio culturale, secondo la giuria, è valsa il premio.
“Solak 1: un modello per l’Archeologia Predittiva” è, invece, frutto di una collaborazione tra Italia e Armenia ed ha ottenuto il premio nella categoria “ricerca”. Questo, è “un eccellente esempio di massimo risultato con minime risorse”, ha dichiarato la giuria. Il Regno di Urartu era un antico regno dell’Armenia tra il 7 e il 9 secolo D.C. Il progetto ha consentito ad esperti di molte discipline di molte nazionalità diverse, di collaborare per le “straordinarie, preziose e sconosciute archeologiche scoperte”.
“Il nostro patrimonio culturale è la nostra risorsa comune, un’eredità del passato su cui costruire il nostro futuro”, ha dichiarato Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, commentando i risultati. “È qualcosa che ci sta a cuore e che ha uno spazio nella vita quotidiana delle persone. È inoltre fondamentale per promuovere un senso di appartenenza. Mi congratulo vivamente con i vincitori di quest'anno del Premio dell’UE per il patrimonio culturale/premio Europa Nostra, che con il loro impegno e la qualità del loro lavoro danno il loro prezioso contributo”.
Inoltre, prossimamente, sarà assegnato un premio speciale per il patrimonio culturale al corpo dei vigili del fuoco di Parigi, che lo scorso aprile ha contribuito a salvare Notre-Dame dalla distruzione completa. La cerimonia di premiazione dei vincitori, organizzata congiuntamente dal Commissario Navracsics e dal Presidente di Europa Nostra, Plácido Domingo, si terrà il 29 ottobre a Parigi durante il congresso annuale sul patrimonio culturale europeo. (aise)