PRESENTATO ALLA CAMERA IL RIM JUNIOR 2019

ROMA\ aise\ - È stato presentato oggi presso la Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto, il RIM Junior 2019 (Racconto degli Italiani nel Mondo), realizzato dalla Fondazione Migrantes, sotto il coordinamento scientifico di Delfina Licata e rivolto ai ragazzi, come specificato nel sottotitolo, che recita: “le migrazioni italiane nel mondo raccontate ai ragazzi”.
Ha aperto i lavori Gianni Lattanzio, dicendosi particolarmente contento di presentare un lavoro come il RIM Junior. “La Fondazione Migrantes”, ha detto Lattanzio, “è animata da una profonda attenzione non solo verso i dati, ma soprattutto verso le persone e le loro storie. La storia delle migrazioni è la storia della cultura di un popolo, una storia intrisa di valori cristiani, che appaiono chiaramente in questo lavoro”.
Presenti al tavolo dei relatori il presidente della Fondazione Migrantes, Monsignor Di Tora, e la deputata eletta all’estero per Forza Italia Fucsia Fitzgerlad Nissoli.
“Come eletta all’estero sono molto affezionata alla Fondazione Migrantes”, ha detto Nissoli, “così come sono affezionata al RIM, che ci ha abituati da anni a questo metodo di lavoro puntuale e appassionato. Il RIM Junior prosegue sulla stessa strada, pur essendo una sorta di fratello minore”.
“Il fenomeno migratorio”, ha aggiunto l’onorevole Nissoli, “va conosciuto e va fatto conoscere soprattutto ai ragazzi. Personalmente mi sono occupata della promozione della lingua italiana all’estero, che è il nostro maggiore e più autorevole biglietto da visita”.
“Il RIM Junior”, ha concluso Nissoli, “è uno strumento preziosissimo, che ci fa scoprire l’epopea tutt’ora in atto del nostro popolo. Dovrebbe diventare testo di riferimento in tutte le scuole dove si insegna l’italiano nel mondo”.
Ha poi preso la parola Monsignor Di Tora, in rappresentanza del mondo cattolico, che tanta importanza ha avuto nella storia della migrazione italiana. “Il RIM, che da 13 anni stiamo portando avanti, è uno dei più grandi motivi di orgoglio per la Fondazione Migrantes”, ha esordito Di Tora, “l’attenzione della Migrantes verso gli italiani nel mondo è sempre stata una priorità. La chiesa italiana ha sempre cercato di restare vicina agli italiani che hanno avuto necessità di lasciare i propri paesi di origine. Il RIM Junior è un’evoluzione importante, perché si rivolge ai più giovani. La realtà migratoria italiana è qualcosa con cui avremo a che fare per almeno altri 20, 30 anni, ed è giusto che i ragazzi siano correttamente informati e formati all’inter-cultura, che è già una realtà e che diventerà sempre di più un fattore imprescindibile di convivenza civile, europeista, mondiale. La globalizzazione è un dato di fatto, la gente si muove, lo ha sempre fatto e lo farà sempre”.
“Il RIM Junior”, ha aggiunto il monsignore, “è uno strumento per capire la migrazione senza subirla. Oggi emigrano non solo gli uomini in età da lavoro. Emigrano intere famiglie, genitori, pensionati, tutti. La mobilità dev’essere elemento di conoscenza, di incontro e di arricchimento culturale e, soprattutto, umano. Questo è l’intento del RIM Junior: non mandare disperso un enorme patrimonio di storie, esperienze, conoscenze”.
A seguire, in collegamento Skype, il console generale di New York Francesco Genuardi, che ha espresso tutto il suo apprezzamento per un prodotto come il RIM Junior: “Sono felice di dare il mio saluto da un posto che è il vero crocevia della migrazione italiana”, ha detto il console, “tutti gli italiani arrivati a New York in ogni epoca hanno un know how fondamentale: quello di essere italiani. L’italianità è una marcia in più e questo emerge anche dal RIM Junior”.
In collegamento da New York anche il monsignor Franco Hillary, Osservatore della Santa Sede all’ONU.
“Il RIM Junior è un lavoro straordinario”, ha detto il monsignore, “non solo da un punto di vista scientifico, ma anche artistico. Per i nostri ragazzi è importantissimo capire la questione della migrazione. È bene che le nuove generazioni sappiano quello che è stata l’emigrazione e quello che rappresenta oggi. L’emigrazione fa parte della nostra vita di essere umani. Per questo è così importante dare ai giovani gli strumenti per comprenderla, conoscerla e non subirla”.
È intervenuta poi Daniela Maniscalco, autrice dei testi del RIM Junior, che ha spiegato la genesi del lavoro: “Il RIM si propone di raccontare ai ragazzi la storia dell’emigrazione in modo semplice ma accattivante. Il precedente del RIM Junior 2017 è stato fondamentale per capire quelle che fossero le cose da migliorare. Rispetto alla prima edizione, ci sono molte più storie relative all’infanzia e al mondo femminile, con un excursus che parte dal Medioevo ai giorni nostri”.
“Ci sono anche dei percorsi tematici”, ha aggiunto Maniscalco, “come il rapporto degli italiani con i servizi postali, su cui gli italiani sono sempre stati all’avanguardia”. Al tavolo dei relatori anche la giornalista Viviana Daloiso e Vinicio Ongini, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Inter-Cultura per il Ministero dell’Istruzione, che ha ribadito l’utilità e l’importanza di uno strumento come il RIM Junior, definita un’”impresa pedagogica”. “In questo libro”, ha detto, “si fanno esercizi di mondo. È pieno di storie, di racconti, di persone e di culture, o meglio, di inter-culture”.
Presenti in sala anche Franco Dotolo e Norberto Lombardi, consiglieri Cgie, cui è andato il ringraziamento dei relatori per il lavoro svolto in favore degli italiani nel mondo. Prendendo parola, Lombardi ha espresso tutto il suo apprezzamento e quello del Cgie per un lavoro del genere, che non è rivolto solamente all’emigrazione italiana, ma all’emigrazione in senso generale. Annavaleria Guazzieri, coordinatrice dell’ufficio scolastico scolastico del consolato generale di New York, ha portato via Skype il suo contributo: “Bisogna parlare ai ragazzi con ottimismo. E il RIM Junior è pieno di questo ottimismo”, ha detto. “La scuola è il centro del cambiamento”, ha aggiunto, “per questo il lavoro della Fondazione Migrantes è così prezioso”. Inoltre, sono intervenuti, per via telematica, da New York, il Cav. Josephine Maietta, dell’Association of Italian American Educators, che ha posto l’accento sull’alto valore educativo del testo, e Mirko Notarangelo, direttore artistico del Rim che ha evidenziato il percorso di conoscenza che il racconto pone al lettore attraverso indicazioni dinamiche che agevolano la lettura.(gianluca zanella\ aise)