QUANDO LA DIPLOMAZIA È CULTURALE

ROMA – focus\aise\ - Essere, grazie al nostro glorioso passato, la più importante potenza culturale al mondo non basta. La cultura va sostenuta e promossa in Italia e all’estero per rafforzare il proprio peso nello scacchiere mondiale, attraverso la conoscenza e la comprensione della nostra cultura. In questo contesto si inserisce la "diplomazia culturale" che la rete diplomatica e consolare portano avanti con passione.
L’ambasciatore d’Italia negli Stati niti, Armando Varricchio, durante la sua recente visita a New York ha insignito la presidente emerita del Museum of Modern Art (MoMa), Maria-Josée Kravis, dell’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana nel grado di Cavaliere. "La grande attenzione sempre dimostrata dalla Presidente verso l’arte e la cultura italiana, tradottasi anche in importanti prestiti da parte dell’istituzione museale newyorchese in occasione di grandi mostre svoltesi in prestigiose istituzioni italiane, come le Scuderie del Quirinale" sono, come spiegato dall’ambasciatore, le ragioni alla base del conferimento dell’Onorificenza da parte del Presidente della Repubblica.
Su un altro fronte, a Parigi, nel quadro del ciclo di eventi dedicati al 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci e nell’ambito del progetto CAP PARIS – Coordinamento Associazioni Professionisti Italiani a Parigi, il Consolato Generale ha ospitato la conferenza "La Cité Idéale du 21ème siècle". Si tratta del primo evento di un ricco programma organizzato dalle associazioni degli ex-Alunni del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino in collaborazione con quella de l’École Nationale des Ponts et Chaussées e con il sostegno della Rete dei Ricercatori Italiani in Francia (RéCIF). Aperto dalla console generale Emilia Gatto, l’evento, prendendo spunto dagli insegnamenti di Leonardo, si è articolato in due tavole rotonde rispettivamente sull’importanza delle infrastrutture in termini di sviluppo economico e del territorio e sulla gestione delle stesse in riferimento alla loro manutenzione e al loro costante rinnovamento. Al dibattito hanno partecipato oltre cento persone, tra cui numerosi esperti del settore, così come professori e ricercatori italiani e francesi.
L’Ambasciata italiana a Londra ha ospitato nella stessa giornata la cerimonia di restituzione di due preziosi disegni settecenteschi dell’architetto bergamasco Giacomo Quarenghi, uno dei principali esponenti dell’architettura neoclassica presso la corte imperiale russa. Il disegno di un candelabro e l’altro rappresentante la base di un capitello dorico sono stati restituiti da Valeria Passetti, vice presidente del Royal Institute of British Architects (RIBA), all’ambasciatore Raffaele Trombetta, alla presenza del segretario generale della Farnesina, Elisabetta Belloni. Le opere, detenute in buona fede dal RIBA, torneranno alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo che possiede la più grande collezione al mondo di opere dell’architetto Giacomo Quarenghi. "Questo evento che si inserisce nel quadro di una sempre più efficace e mirata di diplomazia culturale destinata al recupero di opere d’arte illecitamente esportate al di fuori dei nostri confini nazionali", ha sottolineato l’Ambasciata, "conferma anche l’eccellente livello di collaborazione con le istituzioni culturali del Regno Unito".
Infine l’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi contribuisce quest’anno agli Special Olympic Games, che si svolgeranno da oggi al 21 marzo ad Abu Dhabi, partecipando all’iniziativa "Inclusive Art Gallery" con una selezione di lavori di Diego Salezze e Lisa Perini. Gli Special Olympics sono il più grande evento sportivo umanitario ed un movimento globale che si focalizza sull’empowerment di persone con disabilità intellettiva e relazionale attraverso la forza dello sport. Il Legacy Program dei Giochi, di cui l’esposizione fa parte intende accrescere la consapevolezza, promuovendo l’inclusività e superando le barriere culturali e sociali. La mostra di arte presenterà tra gli altri i due artisti italiani che esprimono la loro vena creativa grazie alla loro determinazione e al supporto di Leonardo Zoccante, coordinatore del gruppo interdisciplinare sull’autismo del reparto di Neuropsichiatria infantile della Clinica universitaria di Verona. Zoccante ha fondato con Ruggero Mason "Euritmie – Special Talents Access to the Arts", un evento artistico che dal 2015 presenta lavori artistici, ospita seminari e scambi di esperienze tra ricercatori sul tema dell’autismo. "Euritmie" intende unire le persone con talenti speciali per renderli protagonisti delle loro vite. (focus\aise)