RESIDENZE PIÙ FACILI NELLE AREE REGIONALI, IL SOUTH AUSTRALIA IN PRIMA FILA – di Carlo Oreglia e Dario Castaldo
MELBOURNE\ aise\ - ““Il governo federale ce la sta mettendo proprio tutta per invogliare gli immigrati a trasferirsi in zone regionali”. Questo è un punto fisso nella politica d’immigrazione degli ultimi tempi, secondo quanto ha dichiarato l’agente d’immigrazione Emanuela Canini ai microfoni di SBS Italian. Come riportato la scorsa settimana, i migranti qualificati otterranno per le loro richieste di visto un canale preferenziale – che può anche portare alla residenza permanente - se si trasferiranno in aree regionali al di fuori delle grandi città attraverso un piano da 19,4 milioni di dollari annunciato dal governo federale”. Ad intervistare Catini sono stati Carlo Oreglia e Dario Castaldo per Sbs Italian, lo Special Broadcasting Service che trasmette in italiano tutto il giorno programmi radiotelevisivi in italiano in tutta l’Australia.
“Questi soldi verranno stanziati dall'esecutivo di Canberra nell’arco di 4 anni per dare sostegno alle aziende in quelle zone.
La notizia più interessante è che certi tipi di visti avranno dei “canali prioritari” per la loro approvazione.
Le novità da tenere a mente non riguardano solo i nuovi incentivi. Alcuni visti che riguardano il South Australia, infatti, subiranno delle modifiche.
I visti in questione sono il 190 e il 489: visti a punti che richiedono un punteggio minimo di 65.
Il 190 è un visto permanente che richiede la nomination di uno Stato - e questo dà 5 punti in più - mentre il 489 è invece un visto provvisorio con nomina regionale che dà 10 punti in più. Il 489 dà accesso alla residenza solo se la persona che ne è in possesso ha vissuto almeno due anni nella zona, nella quale ha lavorato per almeno un anno.
Per ottenere questi due visti in South Australia bisogna essere in possesso di requisiti specifici per poter ottenere questa nomination. Il primo prerequisito consiste nello svolgere un lavoro previsto nella lista del SA.
In tutti i casi bisogna aver lavorato per almeno un anno negli ultimi tre, per almeno 20 ore a settimana e, se il lavoro è stato svolto in Australia, almeno 6 mesi devono essere stati effettuati proprio in SA.
QUALI SONO LE MODIFICHE?
I cambiamenti sono entrati in vigore dall’11 febbraio. Sono state aggiunte tre occupazioni: metal fitters and machinists nec, locksmith, butchers or smallgood makers. Altre occupazioni invece sono state escluse dalla lista delle ‘special conditions’ e sono state inserite nuovamente nella lista normale.
Finance manager, primary school teacher e Program or project administrator sono le occupazioni che sono state rese disponibili anche per chi ne fa richiesta da fuori Australia.
Altre occupazioni invece ora sono disponibili solo per chi ne fa richiesta da fuori e solo attraverso il visto regionale 489. Si tratta di occupazioni di insegnamento nelle scuole dell’obbligo.
L’ultima modifica riguarda i parrucchieri: se hanno ottenuto una qualifica nel settore, questa non necessariamente deve essere stata presa nel South Australia.
GLI INCENTIVI NEL SA
Il ministro dell’istruzione da quest’anno ha esentato i figli degli sponsorizzati con visto 457 o TSS dal pagamento delle tasse della scuola dell’obbligo nei casi in cui il genitore sponsorizzato lavori in zone regionali. Rientrano in questa esenzione i nuovi arrivati e tutti quelli che avevano già un 457 o un TSS nel 2018.
Chi è arrivato in queste zone prima del 2018 o chi lavora in città continuerà a pagare le rette scolastiche, che variano a seconda della classe frequentata.
Il governo spera in questo modo di spingere i nuovi immigrati a scegliere le zone regionali.
CAMBIAMENTI A VETASSESS
Il Vetassess è l’autorità che valuta il riconoscimento di professioni cosiddette generiche, come marketing specialist, university lecturer, agricultural scientist e tante altre.
Di solito il riconoscimento prevede una qualifica al livello appropriato e un anno o più di esperienza lavorativa, a seconda dell’occupazione degli ultimi 10 anni.
Per quanto riguarda l’esperienza lavorativa, il dottorato di ricerca non è più considerato lavoro ma solo una qualifica, un cambiamento subentrato dello scorso dicembre.
Inoltre il Vetassess ha reso noto che considererà anche lavori svolti più di 10 anni fa, purché sia lavoro eseguito in maniera continuativa. Infine l’altra modifica è che, oltre ai mesi e agli anni di lavoro, il Vetassess calcolerà ora anche i giorni, e questo può essere un vantaggio o uno svantaggio a seconda di quanti giorni di scarto servono per arrivare al numero di anni desiderato”. (aise)