RITARDI NELLE ASSEGNAZIONI DEGLI INSEGNANTI DI ITALIANO ALL’ESTERO: GARAVINI (PD) INTERROGA BUSSETTI E MOAVERO

ROMA\ aise\ - Sarebbero 160 le nomine di altrettanti insegnanti da inviare all’estero nel prossimo anno scolastico. È quanto rilevato da Laura Garavini, senatrice Pd eletta in Europa, che insieme a cinque colleghi, tra cui Francesco Giacobbe, ha presentato una interrogazione ai Ministri dell’istruzione e degli esteri, Bussetti e Moavero Milanesi, per sapere se Miur e Farnesina riusciranno ad inviarli per tempo, soprattutto nell’emisfero boreale.
“Nei primi giorni di settembre 2019, nell'emisfero boreale, prenderanno avvio le attività scolastiche e formative in italiano che, in decine di Paesi, coinvolgono centinaia di migliaia di alunni, sia nelle istituzioni scolastiche all'estero, che nei corsi di lingua e cultura italiana organizzati dagli enti promotori in varie forme e collocazioni”, scrive, infatti, Garavini nella premessa. “Il rispetto delle tempistiche relative alle operazioni di individuazione delle esigenze di personale da soddisfare per completare annualmente il contingente da inviare all'estero, di selezione con evidenza pubblica delle figure richieste, di assegnazione individuale alle varie sedi e istituti scolastici, nonché ai soggetti promotori di attività formative, - sottolinea la senatrice – rappresenta la condizione essenziale per il regolare avvio dell'anno scolastico, auspicato da famiglie e studenti, nonché una prova di serietà e di efficienza rispetto alle autorità scolastiche locali”.
“I precedenti più immediati, in particolare i gravi ritardi accumulati nella predisposizione delle graduatorie e, di conseguenza, nel trasferimento di personale all'estero nelle fasi di avvio dell'anno scolastico 2018/2019, - annota la parlamentare Pd – sono tali da destare legittime preoccupazioni sulla capacità del nostro attuale sistema amministrativo di rispettare il calendario previsto e di corrispondere alle diffuse attese dell'utenza”.
In particolare, “per l'anno scolastico 2019/2020 le nomine da fare, secondo quanto risulta agli interroganti, si aggirerebbero sulle 160 unità, pari a circa un quinto dell'intero contingente, una percentuale certamente non marginale rispetto alle dimensioni complessive delle assegnazioni”.
Garavini, quindi, chiede di sapere “quale sia, a poco più di un mese dall'avvio del nuovo anno scolastico, il quadro degli adempimenti previsti per il rispetto del calendario di apertura” e “se, allo stato delle operazioni preparatorie, esistano elementi che possano indurre a prevedere ritardi nelle assegnazioni e, in tale malaugurata ipotesi, quale sia l'arco temporale entro il quale si pensa di garantire una piena normalizzazione delle attività formative”. (aise)