SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO: A MONTE-CARLO IN SCENA I PROMESSI SPOSI

MONTE-CARLO\ aise\ - In occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo, a salire sul palcoscenico del Théâtre des Variétés di Monte-Carlo sarà un grande classico della letteratura italiana.
Per raccontare “I Promessi Sposi”, gli allievi dell’Atelier Teatro della Dante Alighieri del principato di Monaaìco daranno vita il 25 ottobre, alle ore 20, all’allestimento scenico di Enrica Barel, loro insegnante, del grande romanzo corale “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.
Con questo spettacolo, col coraggio che l’ha sempre contraddistinta, Enrica Barel ha deciso di restituire al pubblico uno dei capisaldi della letteratura italiana per farlo riscoprire o conoscere, ma soprattutto amare.
È indubbiamente una sfida mettere in scena un grande classico della narrativa italiana, ma per quanto apparentemente lontano dallo spirito del nostro tempo, non si può non riconoscere che il romanzo “I Promessi Sposi” è capace di risvegliare dubbi ed emozioni proprie a tutti gli esseri umani. In scena si rivivranno così la sete di giustizia di Renzo, la forza d’animo di Lucia, la viltà di Don Abbondio, i segreti di Gertrude, i tormenti dell’Innominato, la supponenza del potere espressa da Don Rodrigo e da Azzeccagarbugli come la grandezza mistica di Fra’ Cristoforo che si intrecceranno sullo sfondo degli eventi del Ducato di Milano quali il tumulto di San Martino e il flagello della peste del 1630.
Avvenimenti e sentimenti che rivisitati dalla rilettura di Enrica Barel e con le dovute differenze, non saranno poi emozioni e sentimenti cosi diversi dai nostri. Sul palco i 18 allievi dell’Atelier Teatro Dante, che con generosità si mettono alla prova, interpretando persino più ruoli (alcuni anche più di 5), accompagnati dall’adattamento coreografico di grande effetto della Barel, oltre che dalle scenografie di Antonio Camano e dalla magica voce di Luisella Berrino a narrare momenti topici del romanzo.
Riusciranno i nostri protagonisti a divertire ed emozionare così come accaduto con “Delitti esemplari” di Max Aub lo scorso anno? Ci piace citare a questo punto proprio Alessandro Manzoni nel finale del suo monumentale romanzo: “...come il sugo di tutta la storia. La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se invece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta”.
Una sola possibilità offerta al pubblico visto che lo spettacolo a ingresso gratuito è previsto per ora abbia una sola rappresentazione: affrettarsi a riservare il proprio posto! (aise)