TREMILA BUYERS DALL’ESTERO ED ESPOSITORI RADDOPPIATI: ECCO CIBUS CONNECT

MILANO\ aise\ - È stata presentata oggi a Milano la nuova edizione di “Cibus Connect”, la manifestazione fieristica che si terrà a Parma il 10 e l’11 aprile prossimi, organizzata da Fiere di Parma con Federalimentare e in collaborazione con ICE Agenzia. Una formula di evento smart, allestita negli anni dispari, che ad oggi ha più che raddoppiato il numero degli espositori come pure i metri quadri espositivi rispetto alla prima edizione del 2017, portando di fatto a compimento il processo di annualizzazione di Cibus. Sono attesi a Parma circa 10 mila visitatori professionali, di cui il 30% provenienti dall’estero.
Molti i top buyer attesi da Stati Uniti, Asia ed Europa. Un afflusso facilitato dalla concomitanza con Vinitaly che vedrà molti operatori visitare le due fiere leader del settore Food & Beverage del Made in Italy.
Sono intervenuti alla conferenza milanese Gian Domenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma, Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, Roberto Luongo, Direttore Generale di ICE-Agenzia e Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma.
Cibus Connect, ha detto Vacondio, “rappresenta una vetrina fondamentale per dare massima visibilità alle nostre eccellenze alimentari. Sul fronte dell'export siamo cresciuti nell'ultimo decennio dell’81% ed è in questo campo che nei prossimi due anni ci aspettano nuove sfide: quella di raggiungere, come industria alimentare, un'incidenza del fatturato export sul fatturato totale finalmente uguale o superiore al 25% e quella di spingere in un biennio la quota di export agroalimentare complessivo, di cui l'industria copre oltre l'81%, alla quota ambita di 50 miliardi”.
Cibus non è solo esposizione di prodotti ed incontri commerciali, ma anche momento di incontro e riflessione dell’intera filiera agroalimentare che analizzerà l’andamento del comparto.
Nel 2018 – secondo i dati Federalimentare – la produzione delle industrie alimentari italiane è aumentata dell’1,1% rispetto all’anno precedente e l’export del 3%, raggiungendo i 140 miliardi di euro di fatturato di cui 32,9 miliardi nell’export. In assenza di forti turbative internazionali, l’export nell’anno in corso dovrebbe confermare sostanzialmente il trend 2018, per posizionarsi di nuovo su un passo attorno al +3%. Nel 2018 le esportazioni sono cresciute sensibilmente in diversi mercati emergenti come Egitto (+48,8%), Ucraina (+43,6%), Lettonia (+31,3%), Nigeria (+22,6%), Filippine (+24,5%), Bulgaria (+31,1%), Nuova Zelanda (+22,0%) e Vietnam (+19,0%). (aise)