“UNA PRESA IN GIRO!”: DURA CRITICA DI ABM A POSTE ITALIANE

BELLUNO\ aise\ - “Nello scorso mese di maggio la rivista “Bellunesi nel mondo” riferiva di un incontro avvenuto ai primi di aprile nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo tra i vertici locali e regionali di Poste Italiane e la direzione ABM sull’inefficienza del servizio postale nella spedizione e nel recapito ai nostri soci della rivista, lamentandone ritardi e disservizi. In quell’occasione, Poste Italiane nello scusarsi assicurò il miglioramento del servizio e la fine delle disfunzioni. Da allora sono passati otto mesi e nulla è cambiato, anzi, da ripetute segnalazioni che ci arrivano il servizio è peggiorato: ritardi, mancate consegne, recapiti sbagliati, e altro ancora, continuano purtroppo a distinguerlo, suscitando il risentimento degli associati. Quindi una presa in giro!”. È questa la dura critica rivolta a Poste Italiane che si legge su sito dell’Associazione Bellunesi nel Mondo per i disservizi sulla distribuzione della propria rivista.
“Questa situazione – continua - si inserisce nel quadro del generale degrado del servizio postale, iniziato alcuni anni fa e da noi sempre puntualmente denunciato e stigmatizzato: chiusura di uffici nei paesi di montagna, code infinite negli uffici postali sopravvissuti, soppressione di cassette postali, il famigerato recapito della posta “a giorni alterni”, difficoltà del ritiro della posta non recapitata, recapiti sbagliati, eliminazione di fondamentali servizi, anche finanziari, ecc., e, in più, il contemporaneo costante aumento delle tariffe postali. La trasformazione delle Poste in azienda, anziché farne crescere funzionalità ed efficienza l’ha impoverita in quello che dovrebbe essere il suo compito fondamentale (appunto, essere servizio postale) ed anche, di conseguenza, nell’attenzione e nel rispetto del cittadino e della comunità.
È stato così distrutto e disperso il patrimonio di esperienze e di professionalità che da sempre distingueva il nostro servizio postale e vanificato il lavoro dei suoi operatori. E questo, purtroppo, tutto si è svolto e si svolge con il tacito assenso delle Istituzioni, tranne la voce isolata dei nostri Sindaci e di qualche parlamentare, in particolare del Governo e del Parlamento. Scrivevamo tempo fa che il servizio postale in Italia era sceso ai livelli da terzo mondo. Oggi non è più così: siamo più in basso”. (aise)