VERIFICA DEI POTERI: L’INTERVENTO DI GIACOBBE (PD) IN SENATO

ROMA\ aise\ - Senatore Pd eletto in Australia, Francesco Giacobbe è intervenuto questa mattina nell’Aula di Palazzo Madama sui documenti definiti dalla giunta del Senato sull'assegnazione di un seggio alla regione Sicilia.
I fatti: alle elezioni del 4 marzo 2018 il Movimento 5 stelle ha conquistato in Sicilia circa i due terzi dei seggi in palio tra Camera e Senato, le pluri candidature hanno determinato però la vacanza di un seggio. La Giunta oggi ha proposto a maggioranza di assegnare il seggio vacante a un candidato non eletto del M5S nella circoscrizione regionale dell'Umbria, in cui ha ottenuto la maggiore parte decimale del quoziente non utilizzata. Ciò, ha sostenuto Giacobbe, “è in aperto contrasto con il principio contenuto nell'articolo 57 della Costituzione per il quale il Senato deve essere eletto a base regionale”.
"Questo risulta inaccettabile”, ha affermato il senatore Pd. “L'elettore siciliano oggi verrebbe ad essere rappresentato da un Senatore che per primo aveva espresso la sua disponibilità a candidarsi in una Regione diversa da quella in cui verrebbe catapultato oggi, ne segue che lo stesso Senatore era fin dall'inizio intenzionato ad agire politicamente nell'interesse della propria Regione e non per una diversa".
"Io credo ci sia una concezione nuova della politica attuata dal Movimento 5 Stelle. Anche se ad oggi abbiamo visto che per lo stesso Movimento si può dire che cambino idea su tutto anche sul principio di rappresentatività territoriale come in questo caso" - ha continuato Francesco Giacobbe - "come fa una persona che in un territorio non ci ha mai vissuto a rappresentarlo? Rapporto con gli elettori significa vivere sul luogo, partecipare in maniera attiva nella vita della società in cui si è eletti, mettersi al servizio non solo del Paese in parlamento ma anche e soprattutto dei residenti del territorio in cui si è eletti. Io sono siciliano ed i Padri costituenti nel formulare l’art. 57 pensavano anche a me. I siciliani dovrebbero avere la possibilità di votare i propri rappresentanti al Senato. Non possono e non devono delegare questo diritto ad un'altra regione".
Infine, il Senatore ha voluto sottolineare che “la costituzione, che guida la vita civile del nostro Paese, ci ricorda che i senatori spettanti ad una regione devono essere eletti in quella regione. Qualsiasi altra conclusione non rispetta la Costituzione Italiana. Serve solo all’interesse di questo o quel partito. Serve alle aspirazioni di questo o quel ministro che spera che avendo un parlamentare in più possa estendere il proprio incarico nel tempo. Però non rispetta la Costituzione e quindi non penso che in questa aula ci possiamo rendere complici di un tentativo di approvare un atto chiaramente anticostituzionale”.
"In questa aula dobbiamo garantire il rispetto della Costituzione”, ha concluso il Senatore. “In questa aula a dobbiamo rispettare il popolo siciliano. Non possiamo permettere che a rappresentare la Sicilia sia una persona candidata in un’altra regione, Non possiamo votare una decisione in aperto contrasto con la nostra costituzione”. (aise)