CILE: IL PATRONATO INAS CISL AL CONVEGNO SU NUOVO MODELLO SOCIO-ECONOMICO

ROMA\ aise\ - Con una videoconferenza è stato presentato martedì scorso il libro "Crisis del Trabajo", dell’economista cileno Alberto Cuevas, pubblicato su iniziativa dell’Università Miguel de Cervantes in Cile, con il supporto del Centro de Estudios Laborales y responsabilidad Social (CELARES) e del patronato Inas Cisl.
L’evento on line, a cui – insieme a Gigi Petteni, presidente del patronato - hanno preso parte l’autore del volume, il rettore dell’università Gutenberg Martinez, il direttore del Centro de Estudios Laborales y responsabilidad Social (CELARES) Diego Olivares Aravena, e il giuslavorista Francisco Tapia Guerrero, è stato l’occasione per un confronto su come, nell’era post-Covid, i modelli di dialogo sociale europei possano rappresentare un punto di riferimento per un’epoca di profondo rinnovamento del sistema sociale, sindacale e lavorativo in Cile.
Il Paese sudamericano, infatti, dopo le proteste dello scorso ottobre in cui sono emersi squilibri e disuguaglianze, si appresta ad affrontare una fase di radicale cambiamento socio-economico. “In tutto il mondo”, ha sottolineato Petteni, “le politiche sociali, così come i sistemi di previdenza e di assistenza, di fronte al Coronavirus, hanno mostrato in maniera chiara pregi e difetti, limiti e punti di forza: rileggere criticamente queste politiche, spesso poco adeguate a una realtà completamente mutata da fenomeni, processi, bisogni nuovi, significa fare un primo passo per cercare di accorciare la distanza tra i bisogni delle persone e le risposte dei governi, costruendo un nuovo dialogo sociale”.
“Abbiamo scelto di supportare l’iniziativa, perché il patronato Inas, promosso dalla Cisl, è presente con i propri uffici in Sudamerica da decenni, con la missione di fare da punto di riferimento per i cittadini italiani e di origine italiana emigrati in quest’area del mondo e per i migranti in generale: sostenere la pubblicazione del libro di Alberto Cuevas è l’espressione concreta della nostra volontà di essere parte integrante della società civile di questo Paese, attivando sinergie con i soggetti istituzionali e del mondo dell’associazionismo, impegnati anch’essi a fornire tutela, assistenza e informazione ai cittadini locali e stranieri”, ha concluso Petteni. (aise)