Compiere un passo avanti deciso: Comuni e Regioni con gli italiani all’estero

ROMA\ aise\ - “Bisogna tradurre in iniziative concrete le proposte che arrivano dagli italiani nel mondo”. È quanto dichiarato oggi da Enzo Bianco, Presidente del Consiglio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, durante la riunione organizzata dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - Cgie volta alla presentazione della IV Assemblea Plenaria della Conferenza Permanente Stato-Regioni-Province Autonome-Cgie. Assieme a lui ha potuto parlare anche Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, che ha voluto evidenziare la necessità di fare sistema anche tra i connazionali all’estero.
Regioni e comuni, dunque, si sono detti pronti a collaborare a pieno e a recepire le istanze delle comunità italiane all’estero. I comuni italiani, infatti, come riportato da Enzo Bianco, “vogliono dare a tutti i progetti un carattere territoriale, e non esclusivamente nazionale, specialmente per quanto riguarda il turismo di ritorno, per il quale noi stiamo lavorando”. E tutto questo, assieme a possibili gemellaggi tra comuni e città estere a forte presenza migratoria italiana, ha la finalità di unire di più l’Italia con i suoi corregionali. Infatti Bianco si è detto pronto a intervenire a sostegno del made in Italy, così come ad ascoltare il Forum imprenditoriale degli italiani all’estero. E queste sono tutte iniziative che “devono avere una dimensione territoriale” ha sottolineato ancora. “Compresa la promozione dei piccoli comuni, in contrasto allo spopolamento. L’ANCI - ha informato - sta lavorando in questo senso. Abbiamo creduto a queste iniziative e prendiamo atto che Parlamento e Governo stanno prendendo impegni seri e concreti”. E infine ha concluso rivolgendosi al Cgie: “i comuni italiani sono al vostro fianco”.
Nel suo intervento, Elly Schlein si è detta contenta di poter presenziare alla riunione, in quanto lei stessa è stata un’italiana all’estero. Andando nel pratico, la vicepresidente di Regione Emilia-Romagna, ha spiegato come “la nuova conferenza si deve porre due obiettivi principali: uno, una nuova politica volta a valorizzare gli italiani nel mondo e dare respiro e innovazione ai corregionali, a maggior ragione oggi con la pandemia, che ci richiama a fare sistema a favore dei connazionali all’estero”; due, bisogna dare “priorità a metodo e contenuto nella Conferenza Permanente”. Secondo Schlein, infatti, c’è la necessità di “istituzionalizzare e monitorare la realizzazione delle proposte del documento finale. Per quanto riguarda il contenuto è necessario includere i giovani, protagonisti della nuova migrazione, per coinvolgerli a pieno, loro che sono i primi ambasciatori dell’Italia”. E poi, sempre secondo la vicepresidente regionale, c’è la necessità di “implementare politiche attrattive per i giovani. Sarebbe da creare una piazza virtuale, un Hub che sia punto di riferimento per la nuova migrazione. Per tenere insieme il filo della comunità, che può essere agevolata grazie alla tecnologia che diminuisce le distanze geografiche”. Anche il Next Generation Ue “dovrebbe essere volto a questo fine, per far sentire la presenza dell’Italia all’estero. La prossima conferenza deve fare un passo avanti deciso, in modo da produrre un risultato sempre più efficace”. Infine ha ribadito la sua piena disponibilità per dialogare e mettere in pratica “molti dei temi della riunione”. (lu.matteuzz\aise)