COVID-19: L’AMBASCIATA D’ITALIA A BELGRADO CHIUDE AL PUBBLICO
BELGRADO\ aise\ - A seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19 tuttora in corso a Belgrado e in Serbia, a partire da oggi, 16 luglio, gli uffici dell’Ambasciata d’Italia sono temporaneamente chiusi, a titolo precauzionale, per i prossimi 14 giorni. La riapertura è prevista, in via di principio, giovedì 30 luglio.
Il sito Internet dell’Ambasciata, insieme agli account Twitter e Facebook ad esso collegati, continueranno ad essere costantemente aggiornati con tutte le informazioni relative all’emergenza sanitaria e alle limitazioni per i viaggi da e verso l’Italia.
L’Ambasciata è comunque raggiungibile ai seguenti recapiti: Bircaninova ulica 11 - 11000 Belgrado, tel +381.11.3066100, fax +381.11.3249413. Gli orari di ricezione delle telefonate al centralino vanno da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 15.00. ci si può rivolgere anche agli indirizzi email segreteria.belgrado@esteri.it, consolare.belgrado@esteri.it per gli affari consolari, visti.belgrado@esteri.it per i visti; attivo anche l’indirizzo amb.belgrado@cert.esteri.it, abilitato esclusivamente alla ricezione di posta elettronica certificata (PEC).
Numero per i casi di grave emergenza, solo per i cittadini italiani, fuori dagli orari d’ufficio resta +381.63.243652, che non va utilizzato per richieste di informazioni.
La Serbia è, insieme a Kosovo e Montenegro, fra i tre nuovi Paesi inseriti nella lista "a rischio" Covid per iniziativa del ministro della Salute, Roberto Speranza. Questi ha firmato oggi una nuova ordinanza in base alla quale "chi è stato negli ultimi 14 giorni in questi territori ha il divieto di ingresso e transito in Italia".
Bloccati dunque i voli aerei, i treni e tutti gli altri mezzi di trasporto per il collegamento da e per la Serbia, il Montenegro e il Kosovo, con cui la lista dei Paesi cui attualmente l’Italia ha chiuso le frontiere arriva a quota 16. Vi figurano anche: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. (aise)