DIFFICOLTÀ DI RIENTRO PER GLI ITALIANI NELLE CANARIE: L’APICE SCRIVE ALL’AMBASCIATA
TENERIFE\ aise\ - Ancora oggi tra i viaggi organizzati dalla Farnesina e dall'Ambasciata d’Italia in Spagna per il 5 e il 9 maggio prossimi dalle isole Canarie verso l'Italia "non trovano riscontro". Il volo del 5 maggio sembra, da quanto riscontrato dall’A.P.I.C.E. (Associazione dei Pensionati Italiani e dei Connazionali all’Estero), essere sospeso, mentre quello del 9 maggio già esaurito. Ad oggi le segnalazioni giunte all’APICE dai connazionali che vorrebbero rientrare sono circa 50 (esclusivamente da Gran Canaria). E a tal ragione l’Associazione ha scritto all’Ambasciata una nota, firmata dal Presidente dell’APICE, Giuseppe Bucceri, che riportiamo integralmente:
“Molti connazionali ci scrivono, lamentando il forte disservizio e la mancata considerazione dello status, dovendo contemplare anche e soprattutto l’età avanzata di molti passeggeri.
In generale, i viaggi per il rientro in Italia vengono effettuati in orari serali e ciò comporta, per chi non dovesse andare in zone limitrofe all’aeroporto, il relativo pernottamento in un albergo e il giorno dopo porsi alla ricerca di un mezzo che lo possa trasportare alla destinazione desiderata.
Se a questi disagi, aggiungiamo, come abbiamo accennato, anche il fatto che l’età di molti è particolarmente avanzata, si può capire il grave disagio che tali persone dovranno sopportare.
D’altra parte bisogna ammettere che i costi dei biglietti, data la particolare situazione, sono calcolati in base alla stima effettuata dei possibili clienti e che le compagnie non hanno una riserva economica dalla quale attingere denari e la loro attività è basata esclusivamente sull’augurato guadagno che riescono ad ottenere per ogni tratta che realizzano; le compagnie italiane sanno benissimo che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani che dalle Canarie vogliono raggiungere l’Italia sono prevalentemente del nord e, quindi, la tratta più conveniente è Canarie - Milano, mentre per le altre destinazioni italiane la richiesta è minima e, pertanto, il ragionamento è: su 200 persone 180 sono del nord e 20 del sud e, quindi, conviene atterrare a Milano e far muovere solo 20 persone che andranno a sud contro le 180 che sarebbero dovute andare al nord (nel caso si fosse atterrati, per esempio, a Bari).
Le chiediamo di Sensibilizzare il Governo affinché possa intervenire economicamente a sostegno delle spese che dovrebbero affrontare le linee aeree che dovessero considerare anche aeroporti di arrivo nel sud dell’Italia, o in alternativa organizzare appunto, un aereo da Gran Canaria per le zone del sud.
Per tale motivo, mi faccio portavoce affinché tramite la S.V. possa trovare una soluzione per i connazionali del sud. Non si chiede una aereo che sia abbastanza frequente, ma uno che, ogni tanto, possa almeno raggiungere la città di Roma/Napoli in orari accettabili in modo da permettere il proseguimento del viaggio per giungere alla propria destinazione sfruttando le possibili coincidenze a disposizione verso il meridione”. (aise)