ESISTENZA IN VITA/ LA MARCA (PD): UN PASSO IN AVANTI MA PER LA TUTELA DEGLI ANZIANI E DEGLI OPERATORI SI PUÒ FARE DI PIÙ
ROMA\ aise\ - “L’accordo tra il Ministero degli affari esteri e l’INPS per consentire ai pensionati che riscuotono all’estero di poter dimostrare la loro esistenza in vita anche tramite videochiamate con i consolati rappresenta un passo avanti trattandosi di una possibilità aggiuntiva”. Così Francesca La Marca, deputata Pd eletta in Centro e Nord America, commenta il progetto che vede affiancati Farnesina e istituto di previdenza.
“Nelle settimane passate, - ricorda La Marca – su mia iniziativa e in collaborazione con i colleghi del PD e di Italia Viva eletti all’estero, abbiamo sollecitato l’INPS a rinviare la campagna di accertamento in vita o quantomeno a ricorrere per quest’anno a un’autocertificazione per evitare agli anziani e agli operatori di patronato i rischi di contagio. Di questo passo avanti do doverosamente atto ai responsabili del MAECI e, in particolare, al Direttore della DGIT Luigi Vignali, che non hanno esitato a coinvolgere nelle operazioni i consolati, già gravati da non pochi problemi operativi, soprattutto in questa fase così difficile”.
“Chi ha una conoscenza vera del comportamento dei nostri pensionati all’estero – osserva La Marca – sa bene, tuttavia, che il solo fatto di dovere riempire dei moduli e spedirli insieme alle copie dei documenti di riconoscimento, nonché dovere gestire una videochiamata, porterà ugualmente tanti anziani negli uffici dei patronati, mettendo a repentaglio la loro salute e quella degli operatori”.
La deputata, quindi, si dice “convinta che sarebbe stato meglio percorrere le strade principali, quella del rinvio e quella dell’autocertificazione, per il bene di tutti. In ogni caso, mi auguro che anche questa modalità di accertamento possa essere prontamente implementata e resto a disposizione di pensionati e operatori, pronta ad intervenire per qualsiasi situazione o difficoltà intendano segnalarmi”. (aise)