I VOLTI DEL MAECI
ROMA – focus/ aise - “L’Italia e l’Europa hanno oggi l’obiettivo ambizioso di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050”. Così il Sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano che oggi ha preso parte al dibattito "The G7 and G20 pathways for climate action towards Cop26". Oggi, ha sostenuto il sottosegretario, “la vera sfida è quella di porre l’energia in funzione del clima e dell’ambiente, superando la dicotomia energia/ambiente. E proprio per questo motivo abbiamo voluto che la Cabina di Regia interministeriale Energia-Ambiente trattasse congiuntamente i due temi”.
Tra i temi toccati, anche la prossima Presidenza italiana del G20, che sarà centrata sulle “3 P”: Persone, Pianeta, Prosperità; nonché la Presidenza italo-britannica della CoP 26, destinata a fare il punto sull’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici del 2015. “In queste sedi - ha continuato il sottosegretario - intendiamo promuovere un approccio centrato sui bisogni dell’umanità, che ha bisogno di energia ma non può vivere in un ambiente degradato”.
“Abbiamo molti strumenti a nostra disposizione, dalla finanza climatica, ai progetti sull’idrogeno, la cattura e immagazzinamento di anidride carbonica, le energie rinnovabili. Siamo convinti – ha concluso Di Stefano – che tutto questo sia possibile, e vogliamo incentivare un utilizzo di risorse che sia in simbiosi con il mondo che abitiamo, coinvolgendo istituzioni internazionali, aziende e cittadini in questa sfida”.
In occasione della Giornata Mondiale dei diritti del bambino, si è celebrata la prima “Settimana accademica internazionale dedicata alla protezione dei bambini nei conflitti armati", organizzata dalla “Rete di Università per i bambini nei conflitti armati” (UNCAC/Universities Network for Children in Armed Conflicts) con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La Settimana ha visto lo svolgimento di attività didattiche, seminari ed eventi volti a sensibilizzare studenti da tutto il mondo su questo tema, anche sviluppando un dialogo scientifico di alto livello nelle 38 Università attualmente aderenti al Network, provenienti da Paesi UE, dell'area balcanica, dell’Africa, dell'America del Nord, dell'America Latina e del Medio Oriente.
Intervenendo al Convegno di apertura della Settimana accademica, aperto dal Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, la Rappresentante Speciale ONU per i bambini nei conflitti armati, Virginia Gamba, ha auspicato che il Network possa diventare un "moltiplicatore di forza" per la comunità internazionale per meglio garantire che i bambini non siano più usati durante i conflitti armati.
Il sostegno del MAECI all’UNCAC si inserisce nel quadro del più ampio impegno a favore dei diritti dei bambini che vivono nei teatri di guerra, in particolare in attuazione dell'impegno solenne presentato dall’Italia in occasione della 33ma Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ginevra, 9-12 dicembre 2019), che continua a registrare la più ampia adesione tra quelli presentati alla Conferenza. In occasione dell’evento di chiusura della Settimana accademica, il Network ha anche lanciato un videoclip inedito che rappresenta per la prima volta in forma musicale le sei gravi violazioni contro i bambini individuate dalle Nazioni Unite.
Il Vice Ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, ha aperto un evento online organizzato dalla CGIL dal titolo “Pace e mobilità umana nel Sahel”. Nel suo intervento, il Vice Ministro ha fatto il punto sulla situazione regionale evidenziando il crescente ruolo dell’Italia in tale quadrante.
“Negli ultimi anni, l’Africa ha acquisito una crescente rilevanza per la nostra politica estera. Per la sua posizione geografica strategica di raccordo tra l’Africa subsahariana e il bacino del Mediterraneo, la regione saheliana riveste oggi un’importanza prioritaria”, ha esordito. “In nessun’area del mondo come nel Sahel, il contributo italiano è aumentato in maniera più significativa nell’arco degli ultimi tre anni. La Cooperazione Italiana nel Sahel è particolarmente attiva nel realizzare interventi volti a creare condizioni di sviluppo economico, attraverso lo sviluppo di capacità imprenditoriali e il sostegno alle PMI, con crescente attenzione all’attrazione di investimenti privati ad alto impatto sociale e ambientale, alla valorizzazione del capitale umano e alla formazione professionale di donne e giovani”.
“Come noto – ha aggiunto il Vice Ministro – i Paesi del Sahel sono inoltre cruciali per la gestione del fenomeno migratorio quali Paesi di transito dei flussi di migranti verso l’Europa. La Farnesina ha istituito il Fondo Migrazioni per cooperare con i Paesi d’importanza prioritaria per i movimenti migratori, che ha destinato quasi il 50% delle sue risorse ai Paesi del Sahel. La geografia fisica, politica ed umana fanno del Sahel la vera frontiera dell’Europa. Dalla maniera con cui sapranno cogliere le opportunità (e gestire le sfide) di questa ineliminabile contiguità, l’Europa e l’Italia determineranno la loro sicurezza e benessere nel futuro”.
“L’impegno dell’Italia a sostegno della stabilità del Sahel – ha sottolineato, concludendo, Del Re – è destinato a durare nel tempo, nel più ampio quadro del rafforzamento del partenariato strategico dell’Italia con i Paesi africani, un partenariato fondato sui valori del dialogo politico paritario, di uno sviluppo condiviso e della piena appropriazione africana delle risposte alle sfide africane”. (focus\ aise)