IL PODCAST SI FA CULTURA: LANCIATI I NUOVI CONTENUTI AUDIO DEL FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE
CAMOGLI\ aise\ - Dopo il grande successo di pubblico fatto registrare dall’universo dei contenuti audio nel corso dell’ultimo anno (+16% secondo i dati Nielsen dello scorso novembre), il 2020 è il momento in cui il podcast sta finalmente diventando un media maturo, anche sotto la crescente domanda di contenuti digitali stimolata dall’emergenza coronavirus. Nel panorama italiano si inseriscono con un approccio inedito le nuove serie prodotte da Frame-Festival della Comunicazione e ora disponibili online.
“Il Festival della Comunicazione ha cominciato a esplorare questa nuova frontiera del racconto già lo scorso anno, quando ha lanciato con grande successo a Camogli una sua spin off dedicata al mondo dell’audio, il Podcast Festival, in collaborazione con Rai Radio3 e Audible, con grandi protagonisti che si stavano affacciando a questo settore, da Beppe Severgnini a John Peter Sloan, da Pablo Trincia, autore della celebre audio inchiesta Veleno, a Piergiorgio Odifreddi”, spiega il direttore Danco Singer.
“E in questo momento di emergenza, che chiede nuove forme di vicinanza e conforto, l’iniziativa degli Audiopensieri sta spopolando sul web e sui social”, aggiunge la direttrice Rosangela Bonsignorio.
Si tratta della rassegna di contenuti audio gratuiti disponibile sul sito festivalcomunicazione.it/audiopensieri, in cui i protagonisti del Festival della Comunicazione, in attesa di rincontrarsi a Camogli dal 10 al 13 settembre, restano a fianco del proprio pubblico anche in queste settimane, con pensieri inediti e originali che approfondiscono l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo attraverso spunti di riflessione profondi e di ampio respiro.
Tra i protagonisti di questa rassegna ci sono grandi personalità italiane del mondo del giornalismo, dell’economia, della comunicazione, dell’arte e della scienza, quali Gianrico Carofiglio, Mario Tozzi, Federico Rampini, Aldo Cazzullo, Corrado Augias, Guido Barbujani, Stefano Massini, Gherardo Colombo, Cinzia Leone, Maurizio Bettini, Paolo Crepet, Massimiliano Fuksas, Luca De Biase, Marcello Flores, Salvatore Bragantini, Monica Guerritore, Duccio Cavalieri, Massimo Recalcati, Alberto Diaspro, Pierluigi Pardo, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, Ivano Dionigi, Vincenzo Roppo, Roberto Zaccaria, Rosangela Bonsignorio, Danco Singer e Francesco Olivari.
Ma l’avventura audio del Festival della Comunicazione non finisce qui. “Nel 2019 abbiamo lavorato parallelamente coi grandi nomi della cultura italiana alla produzione di serie podcast di ampio respiro, che stanno uscendo proprio in questi giorni per la piattaforma Audible”, prosegue Danco Singer.
È online la serie dei “Perché”, in cui 20 grandi protagonisti del nostro tempo raccontano in 30 minuti, con tono vivace e grande competenza, il senso di alcuni interrogativi del presente: dalla storia alla logica, dalla Costituzione alla poesia, dal mito al management, dalla tecnologia alla cucina, dalla psicanalisi all’economia, dalla Terra alla razza, e ancora diritto, lavoro, diversità, filosofia, teatro, romanzo, cinema e racconto.
Tra le grandi firme vi sono sono Alessandro Barbero (Perché la Storia), Guido Barbujani (Perché la Razza), Maurizio Bettini (Perché il Mito), Massimo Cacciari (Perché la Filosofia), Massimo Montanari (Perché la Cucina), Gherardo Colombo (Perché la Costituzione), Giorgio e Lucilla Conte (Perché la Poesia), Paolo Crepet (Perché la Diversità), Luca De Biase (Perché il Lavoro), Maurizio Ferraris (Perché la Tecnologia), Federico Fubini (Perché l’Economia), Marco Tullio Giordana (Perché il Cinema), Monica Guerritore (Perché il Teatro), Stefano Massini (Perché il Racconto), Piergiorgio Odifreddi (Perché la Logica), Alessandro Piperno (Perché il Romanzo), Massimo Recalcati (Perché la Psicanalisi), Severino Salvemini (Perché il Management), Mario Tozzi (Perché la Terra) e Gustavo Zagrebelsky (Perché il Diritto).
Aprile è anche il mese d’esordio della collana “BeReady”, una serie podcast pensata proprio per i ragazzi delle scuole superiori che stanno vivendo in questi mesi una forma di studio e ripasso sempre più smart e digitale. Da ascoltare ovunque e in qualunque momento, i BeReady raccontano la Storia, la Letteratura e la Filosofia in pillole concentrate di 30 minuti che vanno dritte al punto, per ripassare e fissare i concetti chiave in vista dell’interrogazione, della verifica scritta e della maturità, o anche solo per “assaggiare” l’argomento prima di affrontarlo in dettaglio in classe.
In uscita sono poi le “Grandi Battaglie della Storia” di Alessandro Barbero. Dieci podcast in cui lo storico più amato di sempre racconta in 30 minuti alcune delle battaglie che hanno segnato la storia: Maratona, Salamina, Adrianopoli, Legnano, Lepanto, Austerlitz, Waterloo, Gettysburg, Caporetto, Stalingrado. Ben oltre il semplice resoconto militare, quello che viene evocato in questi podcast, a cura di Frame, è tutto un mondo fatto di persone, idee, visioni. Lo sforzo prodigioso dei 300 spartani alle Termopili, la Grande Armée di Napoleone in marcia verso oriente, il generale Lee, Gettysburg, il sogno nazista infranto a Stalingrado. Le cause, le ragioni, le strategie politiche e militari messe in campo, il punto di vista dei soldati e dei generali, ma anche il contesto, la cultura, la società e la vita di quegli anni. Perché ogni battaglia è in sé una prova di forza, un momento di contrasto tra visioni del mondo diverse che arrivano alla „resa dei conti“, per decidere come si scriverà il seguito della Storia.
Prossimamente arriverà anche l’Economia di Federico Fubini: il Lavoro, il Debito Pubblico, l'Euro, la Scuola, la Disoccupazione, l'Immigrazione, l'Emigrazione, la Grande Recessione, il Calo Demografico, le Big Tech, la Cina. I temi caldi del mondo di oggi, raccontati e interpretati da Federico Fubini, economista, scrittore, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera.
Danco Singer, direttore del Festival della Comunicazione e di Frame, conclude: “La riscoperta della potenza espressiva del sonoro è emblema della rinnovata sensibilità culturale, alla ricerca di informazione, conoscenza, intrattenimento, esperienze ed emozioni in forme nuove, che vadano oltre l’egemonia del linguaggio visuale”.
Il festival, chiosa Rosangela Bonsignorio, direttrice del Festival della Comunicazione, “è preparato ad ogni sfida, sperimentando con i propri autori e il proprio pubblico linguaggi e modalità di racconto in divenire e tutte da esplorare”. (aise)