IL VIAGGIO CHE FAREMO: A RIMINI IL 4° ULISSEFEST DI LONELY PLANET

RIMINI\ aise\ - Conto alla rovescia per la quarta edizione del Lonely Planet UlisseFest – La Festa del Viaggio, in programma a Rimini dal 28 al 30 agosto. Tema di questa edizione “Il viaggio che faremo”, non tanto e non soltanto come destinazione, ma come invito ad ascoltare, confrontarsi e riflettere sul futuro che ci attende da viaggiatori e cittadini del mondo.
Organizzato dalla casa editrice EDT, partner unico di Lonely Planet in Italia, che da quasi 30 anni pubblica le famose guide, il festival nasce con l’obiettivo di “offrire l’occasione per guardare oltre i nostri confini, non solo geografici, e per ragionare sul mondo. In questa prospettiva, - spiegano gli organizzatori – ambisce a offrire gli strumenti che favoriscono la connessione con tutto ciò che esula dal nostro quotidiano: avventura, scoperta, esplorazione, ricerca dell’ignoto, ma anche desiderio di fuga e speranza che diventano così fonti di ispirazione e di azione. Soprattutto, poiché viaggiare è molte cose insieme, con UlisseFest poniamo al centro l’esperienza del viaggio in sé e i mille modi in cui è possibile viverla, intensificarla, conservarla e comunicarla. La doppia identità di capitale turistica e di città romana e rinascimentale affacciata sul Mediterraneo fa di Rimini il riferimento perfetto per chi ama viaggiare, un nuovo viaggio che si svolgerà sul palco di Piazza Cavoure al Teatro Galli”.
Nonostante le restrizioni, il festival proporrà un programma molto ricco.
“Con Paolo Fresu, in duo con il bandoneista Daniele Di Bonaventura, faremo un viaggio musicale nel Mediterraneo, e di Mediterraneo si parlerà anche con Mario Tozzi, attraverso uno spettacolo in collaborazione con il sassofonista Enzo Favata”, anticipa Edt. “Parleremo di Africa, nel momento in cui parlare di questo continente e di ciò che rappresenta nell’attualità, come le questioni razziali, è un’occasione per occuparci di questa destinazione del mondo non solo dal punto di vista turistico, ma anche del rapporto tra culture diverse, e lo faremo con l’antropologo esperto del continente Marco Aime con il direttore della rivista Africa Marco Trovato”.
E ancora: “racconteremo poi la Mongolia attraverso la musica e le parole di Massimo Zamboni, che si è ispirato a questa destinazione geograficamente remota del nostro pianeta dando vita ad alcune delle sue produzioni più belle, e poi faremo un’immersione nei paesi scandinavi ricchissimi di vicende straordinarie con lo scrittore britannico Robert Ferguson. Viaggiare significa spesso confrontarsi con il senso del limite, parleremo dunque di viaggi caratterizzati da condizioni di vita estreme con i fotogiornalisti di Parallelozero e poi ci addentreremo in avventure salgariane con Anselmo Roveda e l’artista Marco Paci. E poi ci sarà anche tanta Italia, ovviamente non poteva che essere così quest’anno. Porteremo il racconto del live tour on the road di Lonely Planet Italia, il viaggio di Selvaggia Lucarelli, parleremo di Marche attraverso la voce di Dardust che farà un viaggio accompagnato dal suo pianoforte che dalle Marche ci porterà verso l’Universo, dello chef Moreno Cedroni e di Giovanni Allevi che attraverso il suo nuovo libro ci illustrerà la sua idea di futuro. Ci sarà Ravenna, che si sta preparando alle celebrazioni dantesche e porterà al festival l’anteprima di un viaggio virtuale dal nome Silent Dante, l’artista Gio Evan, capace di coniugare musica e poesia e la testimonianza della street art locale che ha trasformato i muri di interi quartieri in opere d’arte a cielo aperto”.
Tra i temi del Festival evidenziati da Edt anche quello dell’ambiente: tra gli ospiti della tre-giorni riminese, infatti, anche Grammenos Mastrojeni, esperto di cambiamenti climatici e sostenibilità.
Walter Veltroni, in qualità di scrittore, parlerà del suo ultimo libro e dell’Isola delle Rose, piattaforma al largo di Rimini a cui si è ispirato per scrivere un romanzo di qualche anno fa. Di libri si parlerà anche con il vincitore del Premio Strega, Sandro Veronesi, intervistato dal direttore del Premio Stefano Petrocchi.
Non potevano mancare due grandi figure legate al mondo dei viaggi: un’anteprima nella sezione cinema con Nomad - In the footsteps of Bruce Chatwin, un documentario di Werner Herzog dedicato all’irrequieto viaggiatore Bruce Chatwin e un omaggio al grande scrittore recentemente scomparso Luis Sepulveda con lo spettacolo di Ginevra Di Marco. Dal Banff Mountain Film Festival e dall'Ocean Film Festival Italia due film che sono la testimonianza di come l'avventura diventa viaggio attraverso l'esplorazione di nuovi luoghi e un percorso di crescita interiore.
Anche quest’anno non potevano mancare i workshop e i laboratori legati al viaggio, da come si diventa autori di guide al foto reporter.
Il programma su www.ulissefest.it. (aise)