LA CULTURA CHE RESISTE
ROMA – focus/ aise - È di martedì scorso la notizia della riapertura al pubblico della mostra “Paestum - una città del Mediterraneo antico”, inaugurata lo scorso 26 novembre a Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, e chiusa all’indomani dell’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio la Cina.
A comunicare le importanti novità è stato Wei Quan, direttore del Sichuan Museum, che ha indirizzato una missiva a tutto il Parco Archeologico di Paestum, nella persona del direttore, Gabriel Zuchtriegel. Dalle parole del direttore cinese si colgono sentimenti di solidarietà e speranza verso l’Italia che, proprio in questi giorni, sta vivendo momenti drammatici a causa del COVID 19.
Un destino comune quello di Italia e Cina che, con la riapertura dei musei cinesi, sembra avviarsi verso un epilogo positivo.
Da oggi, 18 marzo, in Cina è nuovamente possibile ammirare i 134 reperti provenienti dai depositi di Paestum: tra le opere la statua di Hera in marmo proveniente dal Santuario dedicato alla dea presso la foce del fiume Sele e le sue riproduzioni in terracotta, alcune lastre dipinte che rappresentano testimonianze archeologiche uniche in tutto il contesto del Mediterraneo antico, dei corredi delle necropoli urbane fino alle produzioni vascolari più note, tra cui spicca il ceramografo pestano Assteas.
I lavori di allestimento della mostra, già esposta all'Hebei Museum, sono stati seguiti dal personale del Parco Archeologico: i restauratori Franco Calceglia e Raffaele Cantiello e l’archeologo Francesco Scelza hanno lavorato fianco a fianco con i professionisti cinesi per realizzare un’esposizione che esalti il fascino della cultura di Paestum, anche con la riproduzione della Tomba del Tuffatore.
La speranza è che anche il Parco Archeologico di Paestum e gli altri istituti culturali in Italia possano riaprire al più presto le porte ai visitatori per continuare a comunicare a tutti la storia e la cultura italiana.
"Il nostro impegno è fare cultura e noi continuiamo a lavorare per far conoscere a tutti il grande valore della rete Dante. Una rete che, nonostante le difficoltà del momento, sta trasmettendo nel mondo i valori e gli ideali umanistici della cultura italiana". A parlare è Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, che nei giorni scorsi ha invitato tutti a non arrendersi e proseguire nell’opera di diffusione dell’immagine dell’Italia nel mondo.
“Stiamo ricevendo moltissimi messaggi di vicinanza e d’affetto. Nel mondo c’è molta simpatia per l’Italia e per la sua cultura, come ha testimoniato il successo del nostro congresso mondiale di Buenos Aires, che si è svolto lo scorso luglio sotto l’Alto Patronato del Presidente Mattarella sul tema: “l’italiano ci unisce".
La Società conta sulla capacità di reazione dei suoi Comitati e Scuole di Italiano, ma anche su nuove articolazioni della rete come la Scuola Italiana di Tirana, il primo Centro Dante nel mondo, che ha portato su piattaforme virtuali persino le attività didattiche e formative per i più piccoli. La risposta della rete Dante all'appello del Presidente Riccardi è stata pronta: oltre ai corsi di italiano, si stanno alimentando svariate azioni culturali online. Anche la sede centrale sta offrendo risorse e progetti in coerenza con l'invito di Papa Francesco a non sprecare Il tempo in questi giorni difficili.
"Sono convinto che la cultura debba essere accessibile per tutti - ha infatti dichiarato il Segretario Generale, Alessandro Masi - anche a chi non può spendere per l'educazione dei figli o per un intrattenimento di qualità". La Società propone per esempio l'ampio programma di videolezioni “Pillole della Dante”, su molti temi di cultura italiana, con autorevoli contributori tra cui Luca Serianni e Giulio Ferroni. Le lezioni sono disponibili nel sito istituzionale ladante.it, mentre sul blog Anaso e nel canale Youtube si trovano i video dei numerosi eventi culturali organizzati a Palazzo Firenze negli ultimi anni.
Nei prossimi giorni sarà confermata anche l’annuale partecipazione della Dante al Premio Strega, stavolta con il supporto dei "Presidi letterari Dante”, il nuovo progetto per la letteratura contemporanea italiana nel mondo. Sono già 17, ma il loro numero è destinato a salire prossimamente, i circoli di lettura dei Comitati che, su piattaforme virtuali, stanno valutando i 12 libri in lizza per l’edizione 2020 del prestigioso premio letterario.
Nel nome del libro italiano, da sempre un'eccellenza, il Segretario Generale Masi cura già da alcuni giorni per i social della Dante una rubrica dal nome provocatorio: “Un libro al giorno toglie il Virus di torno. Cronache dal Covid19” offrono in video commenti e consigli di lettura per trascorrere questi giorni in modo utile e piacevole. (focus\ aise)