La diplomazia non si ferma

ROMA – focus/ aise – Si sono chiusi sabato, 12 dicembre, i lavori della priedizione del "China-Italy Business Dialogue", il seminario di due giorni organizzato a Pechino per la comunità d'affari italiana dall'Ambasciata d'Italia, Agenzia ICE e Camera di Commercio Italiana in Cina.
La seconda giornata ha permesso a istituzioni e comunità imprenditoriale italiane di interloquire per individuare nuove opportunità di crescita del business in diverse aree della Cina, tra cui la Greater Bay Area, la nuova Hainan Free Trade Area, la regione del Delta dello Yangtze e le regioni del Sud Ovest. Il seminario è continuato con tre panel (quality retail, transizione energetica, prospettive industriali) durante i quali le aziende italiane hanno potuto confrontarsi e interagire anche per mettere a sistema le rispettive best practices. Soddisfazione per l’aumento dell’export dall’Italia, per la crescita del retail italiano, soprattutto grazie alle piattaforme di e-commerce.
Nel chiudere la manifestazione, l'ambasciatore d’Italia a Pechino, Luca Ferrari, ha valorizzato “l'esperimento innovativo del seminario, che ha permesso di riunire la comunità economica italiana con aziende e istituzioni cinesi. La forte attenzione delle più importanti istituzioni cinesi”, ha osservato, “è chiaro segnale di come la Cina possa rappresentare un’opportunità per le nostre imprese e i nostri prodotti. La rete del “Sistema Italia” può fare la differenza per consolidare i rapporti istituzionali e di amicizia, necessaria cornice di supporto alle iniziative economico-commerciali. I numeri sulle esportazioni, sulle numerose nuove intese industriali e la crescita dell’e-commerce”, ha aggiunto Ferrari, “dimostrano la bontà del Patto per l’Export voluto dal ministro Di Maio, attuato da Farnesina e Agenzia ICE con strumenti innovativi come il recente accordo tra ICE e Alibaba proprio per incentivare il commercio informatico che nella sola Cina continentale conta quasi 500 milioni di consumatori”.
L'ambasciatore Ferrari ha infine sottolineato la forte resilienza di tutta la comunità italiana: “quest'anno sarà un Natale diverso per molti imprenditori e cittadini italiani, lontani dalle proprie famiglie in Italia, senza la possibilità di poter tornare. La continuità della vostra presenza in Cina”, ha detto loro l’ambasciatore, “è un cruciale segnale che non passerà inosservato“.
Un progetto di dialogo aperto nei settori della cultura, della scienza, delle questioni europee, e non solo, in attesa della Festa Europea dell’Università J.W. Goethe 2020/2021 con Italia paese ospite. Si tratta di “Goethe-Vigoni Discorsi - Un progetto di dialogo aperto tra Italia e Germania/Ein Projekt zum Diskurs zwischen Italien und Deutschland”, promosso dall’Università J.W. Goethe, Villa Vigoni, dal Consolato Generale d'Italia e dalla Cancelleria di Stato dell'Assia.
La pandemia non solo ha fatto precipitare l'Europa in una crisi sanitaria. I pilastri fondamentali dell'integrazione europea, dalla libera circolazione delle persone e dalle frontiere aperte allo scambio culturale e scientifico, sono stati messi in discussione, in crisi.
Dopo che la festa “Europasommer 2020“ ha dovuto essere rinviata di un anno a causa degli eventi legati all’emergenza da coronavirus, i promotori e ideatori dell’iniziativa, ovvero l’Università J.W. Goethe, Villa Vigoni, il Consolato Generale d'Italia e la Cancelleria di Stato dell'Assia, hanno creato un nuovo formato che, grazie ad una collaborazione giornalistica tra la FAZ (Frankfurter Allgemeine Zeitung) e La Repubblica, si prefigge l’obiettivo di promuovere il dialogo europeo anche senza la presenza reale degli interlocutori - un segnale importante, soprattutto in tempi come questi, in cui la solidarietà a livello europeo appare quanto mai necessaria.
Nei prossimi mesi, importanti personalità del mondo della scienza, della cultura, dell'economia, della politica ed esperti delle attuali questioni europee pubblicheranno propri contributi sulle pagine del FAZ e La Repubblica con particolare attenzione al dialogo e al confronto italo-tedesco.
Palcoscenico di questi discorsi saranno non soli i due quotidiani ma anche i siti web delle istituzioni coinvolte. I singoli testi dei “Discorsi Goethe-Vigoni” sono riportati su questo sito a distanza di circa una settimana dalla loro pubblicazione sulla FAZ e La Repubblica. Con questi contributi editoriali, che verranno alla fine raccolti in un volume antologico, i promotori dei Discorsi Goethe-Vigoni intendono esprimere la speranza che l'Europa torni a crescere insieme anche grazie a ciò che l’esperienza ha finora dimostrato, ovvero che l’impegno delle singole nazioni non è sufficiente a superare sfide come la pandemia del coronavirus.
I “Discorsi Goethe-Vigoni” si considerano espressione di questo crescere insieme: i testi contengono quindi anche visioni per il periodo successivo alla fine della pandemia e forse l'esempio dei Discorsi Goethe-Vigoni darà anche ad altri l'impulso a pensare di più all'Europa e al suo futuro e a lanciare ulteriori iniziative. Potrà così germogliare il seme di un'Europa più solidale.
A seguito del Climate Ambition Summit del 12 dicembre scorso, svoltosi nel quinto anniversario della firma dell’accordo di Parigi, ed in preparazione della COP26, l’Ambasciata di Italia a Tokyo ha organizzato nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura una tavola rotonda on line per mettere a confronto le politiche ambientali di Italia, Unione Europea, Francia e Gran Bretagna con il recente impegno del Giappone a realizzare l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050.
“Sono lieto di avere co-organizzato con la Delegazione UE a Tokyo e le Ambasciate di Francia e Gran Bretagna un dialogo concreto con rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia e Commercio e della Camera di Commercio giapponese per discutere quali strategie adottare e quali collaborazioni prevedere per raggiungere la comune ambizione di una società senza emissioni serra nel più breve tempo possibile”, ha commentato l’ambasciatore Giorgio Starace. “Questo evento e’ stato di grande importanza per rafforzare il dialogo con il Giappone che sta dimostrando crescente attenzione a queste tematiche e per dimostrare che insieme è possibile prevedere un crescita che sia non solo sostenibile e “green”, ma anche proficua per la crescita economia”.
Il Ministro dell’Ambiente giapponese Shinjiro Koizumi ha inviato un messaggio di saluto. Alla tavola rotonda hanno partecipato in presenza Tomoyoshi Yahagi (METI), Keiko Segawa (Min. Ambiente), e Hiroyuki Tezuka (Keidanren, Associazione delle imprese giapponesi), ed in collegamento virtuale Kamon Iizumi (Governatore della Prefettura di Tokushima) e Tosca Barucco (Inviato Speciale del MAECI per la COP26, Italia). (focus\ aise)