LA VOCE DEGLI AMBASCIATORI

ROMA – focus/ aise - “In questa drammatica contingenza, che vede l’Italia duramente colpita dalla pandemia del coronavirus, il popolo serbo ha dimostrato grande solidarietà nei confronti del nostro Paese con offerte d’aiuto, messaggi, video, canti e poesie”. È quanto riferisce in una nota l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Carlo Lo Cascio, che ha rivolto “un sincero ringraziamento agli amici serbi per le numerose testimonianze di fraterna amicizia e sincera vicinanza, a conferma di un rapporto tra i nostri popoli che è fondato su sentimenti profondi”.
“In questi giorni, molti ci hanno chiesto anche come fare per sostenere l’Italia, il personale e le strutture medico-sanitarie impegnate in questa difficile sfida”, ha aggiunto Lo Cascio. “Per quanti volessero dare un proprio contributo alla lotta al coronavirus in Italia, segnaliamo che il Dipartimento della Protezione Civile ha aperto un conto corrente bancario dedicato. Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico sia dall'Italia sia dall'estero usando le seguenti coordinate bancarie:
Banca Intesa Sanpaolo Spa
Filiale di Via del Corso, 226 - Roma
Intestato a: Pres. Cons. Min. Dip. Prot. Civ.
IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387
BIC: BCITITMM”.
Cari connazionali, mi spiace rivolgermi a voi in un momento così difficile per l’Italia, il Perù e il mondo intero per i terribili effetti della diffusione del Covid 19 (coronavirus). Ma ci tengo a far sentire la vicinanza che le istituzioni italiane, in particolare attraverso questa Ambasciata, mantengono con i propri cittadini in queste situazioni d’emergenza”. Si apre così il messaggio che l'ambasciatore d'Italia a Lima, Giancaro Maria Curcio, ha inviato ai connazionali sia con una lettera pubblicata sul sito Internet dell'Ambasciata sia con un video su YouTube.
“Come sapete”, continua Curcio, “i governi nazionali di moltissimi Paesi del mondo, tra cui per l’appunto dell’Italia, hanno introdotto severe misure per contrastare e contenere la diffusione di questo terribile virus che sta mietendo sempre più vittime. Pure il Perù ha applicato regole rigidissime negli ultimi giorni dichiarando dapprima lo Stato di emergenza sanitaria nazionale, poi l’autoisolamento per tutti i lavoratori, il divieto di transito, la chiusura delle frontiere aeree, marittime e terrestri ed infine l’introduzione del coprifuoco dalle 20,00 alle 05,00”, riferisce l'ambasciatore.
“Questa Ambasciata, la sua rete consolare dipendente e tutte le competenti autorità italiane sono consapevoli della difficile situazione che state vivendo, in particolare coloro che si trovano in questo Paese per motivi di turismo”, osserva Curcio, assicurando che “stiamo per questo lavorando senza sosta per cercare di fornire ogni opportuna assistenza ai connazionali e prevedere opportune forme di rimpatrio in Italia, in coordinamento con gli altri Paesi europei e le linee aeree che hanno manifestato disponibilità, approfittando di un’eccezione concessa dal governo peruviano, in deroga alla normativa generale, ai turisti stranieri di poter far rientro ai paesi di origine con appositi voli. Purtroppo, l’istituzione di tali voli non risulta facile da attuare per tutta una serie di circostanze che immagino potrete comprendere, ad iniziare da alcuni problemi tecnici e logistici sollevati dalle linee aeree, da alcune limitazioni imposte da queste autorità ed infine dalla quantità di turisti europei che si trovano in Perù (sovente in zone remote)”.
L'ambasciatore tiene però a sottolineare che “proseguiamo senza sosta nella ricerca di tutte le soluzioni possibili per poter rimpatriare i turisti italiani. Preme segnalare che la deroga concessa dalle autorità peruviane è solo diretta ai turisti stranieri che siano entrati con timbro turistico nel Paese. I cittadini peruviani anche residenti all’estero o doppi cittadini ma entrati come peruviani nel paese dovranno ottemperare alle disposizioni di carattere generale previste da queste autorità”.
“Nel ringraziare tutti i turisti italiani che hanno fornito i propri dati e recapiti, strumento necessario per poter cercare di prevedere ed organizzare i suddetti voli e fornire ogni posibile assistenza”, l'ambasciatore Curcio invita “tutti coloro che ancora non l’abbiano fatto a contattare con ogni consentita urgenza l’Ambasciata alla mail ambasciata.lima@esteri.it. Segnalo che stiamo rispondendo a tutte le mail ricevute ed eventuali ritardi si devono solo all’enorme numero di comunicazioni che abbiamo ricevuto in queste giornate”.
L'Ambasciata a Lima risponde al centralino 00514632727 e, afferma Curcio, “continua ad essere operativa durante l’orario di apertura (08,00-18,00) e 24 ore al giorno compresi sabati e domeniche attraverso gli appositi due numeri di emergenza istituiti a tal fine (0051-997232073 e 0051-967102036). Provvediamo inoltre ad aggiornare continuamente la nostra la pagina web e diffondere con ogni mezzo informazioni utili sulla situazione nel Paese e sulle possibilità di rientro in Italia”.
In conclusione l'ambasciatore invita i connazionali “alla calma” e ribadisce che l'Ambasciata “sta lavorando incessantemente” nel loro interesse.
“Cari italiani in Giappone, in una situazione particolarmente difficile per il mondo e per il nostro Paese in particolare, desidero inviarvi un messaggio di vicinanza e di incoraggiamento”. Si apre così la lettera aperta che l'ambasciatore d'Italia Giorgio Starace ha rivolto ai connazionali in Giappone.
“L’Ambasciata ha lavorato intensamente negli ultimi giorni per assistere i connazionali alle prese con le difficoltà di rientro in Italia o in Giappone o per indirizzarli nella gestione di eventuali necessità con le autorità d’immigrazione giapponesi”, ricorda Starace. “Siamo inoltre impegnati a contribuire allo sforzo globale della rete diplomatica italiana inteso a salvare vite umane in Italia. Abbiamo identificato aziende giapponesi in grado di fornire materiale medico urgentemente richiesto e inviato alcune prime forniture sia commerciali che a dono”.
“Anche in Giappone l’emergenza COVID-19 acquisisce maggior rilievo e senso di urgenza”, spiega l'abasciatore nella sua lettera, annunciando che dalla mezzanotte di oggi, 27 marzo, entra in vigore il “divieto di ingresso in Giappone per chiunque provenga dall’Italia e vari altri Paesi europei. Al contempo”, prosegue Starace, “le autorità locali iniziano a fornire prime indicazioni di comportamento per arginare i contagi. In particolare il Governo Metropolitano di Tokyo (seguito da altre Prefetture) ha chiesto a tutti gli abitanti di astenersi da movimenti non essenziali nel fine settimana e non è da escludere che ulteriori misure seguano a breve”.
L'ambasciatore Starace invita “caldamente tutti gli italiani a monitorare eventuali prossimi annunci delle competenti autorità centrali - che verranno comunque pubblicati con traduzione sui canali d’informazione del Sistema Italia (Ambasciata, Consolato Generale a Osaka, Istituto di Cultura e Camera di Commercio) e sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina - e ad attenersi scrupolosamente alle istruzioni del caso”.
Quanto all'Ambasciata, “resta a disposizione dei nostri cittadini” assicura Giorgio Starace, “pur con le limitazioni operative che potranno derivare da tali disposizioni locali”.
L'ambasciatore si dice “fiducioso - anche alla luce dello straordinario impegno messo in campo da tutti coloro che in Italia sono in prima fila nel contrasto dell’epidemia - che il nostro Paese sarà all’altezza di questa sfida senza precedenti, che si può vincere con senso di responsabilità individuale e solidarietà fra persone e popoli amici. Insieme”, conclude infine, “ce la faremo”. (focus\ aise)