“Napoli tra cultura e culto della sfera: Diego Armando Maradona”: tavola rotonda con l’IIC di Montreal
MONTREAL\ aise\ - L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal organizza mercoledì prossimo, 22 dicembre, alle 15.00 (le 21 in Italia) una tavola rotonda dedicata a un fenomeno culturale e a un’esperienza di culto contemporanei: “Napoli tra cultura e culto della sfera: Diego Armando Maradona”. Presentati e moderati da Francesco Esposito e Francesco D’Arelli, Direttore dell’IIC, interverranno Claudio Antonelli, Massimo Cerulo, Marco Ciriello, Amleto de Silva, Daniela Fiorentino e Francesco Palmieri, alcune delle voci vivaci della cultura di Napoli, perché, dopotutto, del fenomeno Diego Armando Maradona può testimoniare solo chi de visu visse direttamente quell’esperienza, che fu, con tutte le immaginabili contorsioni dell’animo, di ogni napoletano e dell’intera Napoli.
La tavola rotonda si terrà sulla piattaforma zoom. Per assistervi occorre registrarsi qui. “DiegoArmandoMaradona: si pronuncia tutto attaccato, senza pause di respiro e di riflessione”, come ha di recente scritto Massimo Cerulo. Napoli accolse DiegoArmandoMaradona con la generosità di sempre, lo accudì come un figlio geniale e scapestrato e lo venera alla stregua del Santo partenopeo per eccellenza: San Gennaro. Tant’è che un vecchio tifoso, senza timore di essere oltraggiosamente irriverente, ebbe a dire una volta: “Di Maradona non si può parlare male, perché è come se si parlasse male di Dio. E Dio sta sopra a tutto”!
Claudio Antonelli, nato a Pisino (Istria) e trascorsa la giovinezza a Napoli, oggi vive a Montréal. Ha conseguito una laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli Federico II e all’Université de Montréal; un master in Biblioteconomia all’Université de Montréal e un dottorato di ricerca in Letteratura italiana alla McGill University di Montréal. Scrittore, giornalista e raffinato osservatore dei legami inseparabili fra terra d’origine e identità dell’individuo, ha pubblicato articoli, saggi, libri… sulle comunità di espatriati, lo sradicamento, l’esodo dei Giuliani, i pregiudizi sugli emigrati italiani, il mito dell’America, la lingua italiana… Fra le sue numerosissime pubblicazioni, si ricordino sovrattutto: Espatrio, fedeltà, identità. Omaggio all’Istria e al Canada (Edarc, 2007), Pavese, Vittorini e gli americanisti. Il mito dell’America (Edarc, 2008), Elio Vittorini: sempre contemporaneo (Edarc, 2011), L’Italiano lingua “in tilt” (Edarc, 2014) e da ultimo Cari Italians… Le mie lettere a BSev (Edarc, 2017). Nel 2003, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Stella della solidarietà italiana” per aver “svolto negli anni una costante azione di sostegno alla lingua e alla cultura italiana del Québec”.
Massimo Cerulo è Professore associato di Sociologia al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia, dove insegna Sociologia delle Emozioni e Sociologia della Cultura. È anche “Chercheur associé” di Sociologia al CERLIS Laboratory dell’Université Paris V Descartes, Paris Sorbonne.
Marco Ciriello (1975) scrittore e giornalista, scrive per tv, cinema e teatro, è autore di numerosi libri, tra questi: Maradona è amico mio (66than2nd, 2018), Un giorno di questi (Rubbettino, 2018) e I leggeri di Nairobi (Rubbettino, 2020).
Amleto de Silva, vignettista su Cuore, Musica! di Repubblica, da 23 anni su Smemoranda e di recente vignettista fisso su 7-Corriere della Sera. Vincitore del Premio Satira di Forte dei Marmi. Ha pubblicato, tra l’altro: Statti attento da me (Roundmidnight, 2012), La nobile arte di misurarsi la palla (Roundmidnight, 2014), Stronzology, Gnoseologia della dipendenza dagli stronzi (LiberAria, 2014), Degenerati, il metodo Cyrano per salvarsi la vita (LiberAria, 2015), Il dizionario illustrato dei #giovanimerda (Magic Press, 2016), I nuovi Dieci Peggio (Magic Press, 2017), L’esemplare vicenda di Augusto Germano Poncarè (LiberAria, 2018). Per il teatro è autore degli spettacoli Quantunque io con Enrico Montesano e Amleto fa Cirano con l’Inglese, riduzione teatrale del romanzo Non muore nessuno, di Sergio Claudio Perroni (Bompiani, 2009). Cura, inoltre, diverse rubriche: Spoiler, dedicato alle serie tv, su TvZap (gruppo Gedi); On Writing, su ilmiolibro.it (Gruppo Gedi); La lanterna di Amlo (‘O Magazine); e collabora con Mymovies.it per film e serie tv e con Rollingstone.it per la satira.
Daniela Fiorentino orienta la sua eclettica carriera tra la musica, la radio ed il teatro. Partecipa al film Passione, diretto da John Turturro e a numerose serie tv. Registra album e colonne sonore spaziando dal jazz, al pop, al rock, alla bossa nova. Nel suo percorso artistico si impone frequentemente la melodia napoletana rivisitata come nel concerto con i 67 musicisti dell’Orchestra La Verdi di Milano e con l’album French girl. Les plus belles chansons napolitaines en Français. Vince numerosi premi per “Edith Piaf, lo spettacolo” in cui interpreta la grande chanteuse francese ed è insignita del premio “Naples in the world” per la sua attività di ambasciatrice della cultura napoletana all’estero. Negli ultimi anni, intensifica le performance sui palcoscenici nordamericani, esibendosi in inglese, italiano, napoletano e francese.
Francesco Palmieri è nato a Napoli nel 1962 e vive a Roma. Giornalista professionista dal 1988, è stato cronista di “nera” al Giornale di Napoli e a Paese Sera. Nel 1987 gli è stato assegnato Il Premiolino. Attualmente è Caporedattore all’Agi (Agenzia Giornalistica Italia) con la supervisione dei progetti internazionali. Ha pubblicato diversi libri di saggistica e di narrativa tra cui Sole, Luna e Talia – Magia e misteri a Napoli (Sen, 1984), Vite pericolose. Uomini e fantasmi delle arti marziali (Settimo Sigillo, 2009), Il libro napoletano dei morti (Mondadori, 2012), La camorrista (XS Mondadori, 2013), Le due porte (Ad est dell’equatore, 2015), Piccolo drago. La vita di Bruce Lee (Mondadori, 2017), L’incantevole sirena (Giunti, 2019). Suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista “Nuovi Argomenti”. (aise)