PAROLA AL CGIE

ROMA - focus/ aise – Nell’ambito delle riunioni monotematiche organizzate dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, che rientrano nel programma dell’Assemblea Plenaria annuale, si terrà lunedì il quarto dibattito online al quale sono invitati tutti i parlamentari eletti all’estero per dialogare su diversi argomenti di comune interesse e fare il punto sull’attualità in cui versano le politiche per gli italiani nel mondo.
Presiederanno i lavori il senatore Ricardo Merlo, sottosegretario agli esteri con delega per gli italiani all’estero, e il direttore generale della DGIEPM Luigi Vignali.
“Le politiche a favore degli italiani all’estero dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica agli obiettivi di rilancio” il tema della riunione convocata dalle 15.30 alle 18.00.
“Considerate le difficoltà causate dalla recrudescenza dell’epidemia da coronavirus”, spiega il CGIE, “abbiamo invitato i 18 rappresentanti eletti nella circoscrizione estero per fare il punto del lavoro svolto nella prima parte della legislatura, prevenire gli interventi necessari a scongiurare eventuali misure riparatorie a quanto potrebbe verificarsi nelle nostre Comunità con il propagarsi degli effetti emergenziali e tracciare una prospettiva riformatrice in funzione di un aggiornamento puntuale delle politiche a favore degli italiani all’estero”.
La videoconferenza è pubblica e potrà essere seguita in streaming collegandosi direttamente su facebook.
Tanti i consiglieri del Cgie che oggi pomeriggio hanno partecipato alla conferenza online convocata per discutere di informazione e editoria italiana all’estero, cui hanno partecipato il sottosegretario Andrea Martella, dirigenti e funzionari del Dipartimento all’editoria.
Silvana Mangione, partendo dal recente referendum, ha sottolineato l’importanza dell’informazione e la necessità di “circolarità” per “descrivere meglio le nostre realtà”.
Diversi, da Manzo a Papandrea a Gargiulo, gli interventi su Rai Italia, i suoi programmi criptati, la mancanza dello streaming e le difficoltà nel seguire trasmissioni per via del fuso orario.
Secondo Ghia e Mancuso sarà molto difficile coinvolgere i Comites nel censimento dei media sui territori proposto dalla Commissione Informazione, un compito che si aggiunge a tanti altri ma sempre senza risorse, gli ha fatto eco Pinna.
Per Arcobelli, con i parametri più stringenti molte testate storiche rischiano di scomparire; sì a qualità e controllo, ma il parere del Comites “deve essere rivisto”.
Sempre sul fronte dei contributi, Papais ha invece auspicato che la Presidenza del consiglio tenga conto della crisi di quest’anno dovuta alla pandemia che per alcuni giornali ha significato meno numeri e più difficoltà di spedizione.
Presente ai lavori anche il direttore di Rai Italia Marco Giudici, che ha confermato: “noi ci siamo e siamo a vostra disposizione; fateci le vostre segnalazioni e noi, se le nostre forze ce lo consentiranno, ne daremo seguito. Il nostro studio è stato ed è a vostra disposizione”, ha detto il direttore, ricordando l’ospitata in Rai di tutto il Comitato di presidenza.
“Abbiamo appena inaugurato una stagione molto difficile; la Rai è schiacciata da due emergenze: economica e sanitaria. Abbiamo casi di contagio che si moltiplicano e che contraggono le possibilità di fare. Solo negli ultimi giorni – ha spiegato – ho disdetto tre trasferte perché diventa problematico viaggiare. Quando mancano i soldi chi si “smena” di più sono le realtà più piccole, cioè noi, che siamo pochi e contiamo “poco” nell’agenda dell’azienda, perché facciamo servizio e non portiamo introiti”.
Quanto all’informazione di ritorno, Giudici ha ricordato che questa estate “sabato mattina, su Rai uno, è andato in onda lo speciale “Italia con voi”, prodotto ex novo per la prima rete; un lavoro – ha sottolineato con soddisfazione – che ha avuto ottimi ascolti, cioè il 13% di share che sabato mattina è considerato ottimo; di questa cosa, però, si è persa traccia, nessuno la ricorda e nessuno ci aiuta. Abbiamo chiesto alla Rai che “L’Italia con voi” sia trasmessa anche in Italia, anche nelle ore notturne, non è importante. Sarebbe un piccolo ma grande goal per l’informazione di ritorno. Ma abbiamo bisogno di sostegno su questo, anche da voi. La Rai ora ha questa possibilità, perché siamo pieni di programmi cancellati all’ultima ora”.
Questi passaggi, ha aggiunto, “garantirebbero l’informazione circolare di cui parlate”. Niente da fare, invece, per lo streaming: “non dipende da noi. La barriera allo stato attuale è invincibile”. (focus\ aise)