RECOVERY FUND SECONDO UNGARO E GARAVINI

ROMA – focus/ aise - “La proposta presentata oggi dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, è il primo passo verso la nuova Europa”. Questo il commento del deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, riguardo il Recovery Fund.
Questa misura atta a contrastare gli effetti della pandemia, che conta 750 miliardi, di cui 500 miliardi a fondo perduto, costituisce, secondo Ungaro, “un’iniziativa senza precedenti a sostegno delle imprese e dei lavoratori europei”. Il piano, spiega ancora l’eletto all’estero, “prevede un bilancio europeo 2021-2027 più ambizioso da 1,100 miliardi e prevede una maggiore attenzione allo sviluppo delle risorse proprie dell’UE, a partire dalla Digital Tax, un passaggio a mio avviso fondamentale”.
Secondo i piani, infatti, “172,7 miliardi saranno destinati all'Italia, di cui circa 82 a fondo perduto, 38,7 alla Francia e 28,8 della Germania. Sarà curioso sapere cosa diranno ora Salvini e Meloni, immagino che dovranno cambiare la retorica di repertorio”.
“Mettiamoci al lavoro” sui dettagli, commenta ancora il deputato, “sarà importante capire se il bilancio UE potrà finanziarsi con delle emissioni autonome sul mercato dei capitali. Apprezzo l’attenzione che la Commissione ha riservato ai giovani e alle prossime generazioni nel documento. Grazie e buon lavoro alla Presidente della Commissione e al Commissario Paolo Gentiloni".
"La Commissione Europea propone un piano di 750 miliardi di euro, dei quali 500 a fondo perduto. Sono numeri che ci parlano di una sfida coraggiosa, che punta alla ripresa. Sono numeri che ci confermano l'attenzione dell'Europa ad un approccio solidale. E sono numeri che smentiscono le sirene dei sovranisti, sempre pronti a puntare il dito, ma meno capaci quando si tratta di elaborare proposte concrete". Così la senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente gruppo Italia Viva-Psi, commenta il piano presentato oggi dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
"L'Unione Europea, invece, mette in campo progetti e risorse vere. Grazie alle quali possiamo trasformare la crisi in una opportunità anche per una maggiore unità e integrazione. Oggi – conclude – inizia un nuovo percorso condiviso. E a chi ci vorrebbe divisi, rispondiamo ancora più uniti". (focus\ aise)