Riduzione del 50% sull’IMU per i pensionati emigrati: l’ultimo miglio – di Dino Nardi

ZURIGO\ aise\ - Fin da quando nel 2008 il governo Berlusconi tolse l’IMU sulla prima casa - mantenendo la sua promessa pre-elettorale, dimenticandosi peraltro dell’abitazione degli emigrati italiani - il pagamento dell’IMU sulla loro abitazione in Italia è stato tra i problemi principali discussi nelle comunità italiane all’estero. Soprattutto tra le famiglie italiane in Svizzera, sicuramente le più colpite dal pagamento dell’IMU, avendo storicamente investito i loro primi risparmi, più delle altre comunità emigrate, nella proprietà di una abitazione in Italia.
Poi dal 2015, grazie all’impegno dei parlamentari del PD eletti all’estero con in primis l’onorevole Laura Garavini, i pensionati italiani iscritti all’AIRE, titolari di una pensione da parte del sistema previdenziale del Paese di residenza, ottennero l’esenzione dell’IMU ed una riduzione ad un terzo del dovuto per la TASI e la TARI.
È storia recente che, per porre rimedio ad una denuncia della Commissione Europea alla Corte di Giustizia Europea che riteneva discriminatoria l’esenzione dell’IMU solo per i pensionati italiani iscritti all’AIRE, il governo ed il parlamento italiani con la Legge di Bilancio 2020 tolsero l’esenzione dell’IMU per tali beneficiari. Pertanto nel 2020 tutti gli emigrati italiani hanno dovuto nuovamente pagare l’IMU sulla loro abitazione.
Adesso con un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 della senatrice Laura Garavini (IV) - ripreso nella Camera dei Deputati (in cui quest’anno sarà possibile emendare la Legge di Bilancio) da parte dell’on.le Massimo Ungaro (IV) con il sostegno delle deputate Francesca La Marca ed Angela Schirò (entrambe del PD) e financo dei vertici di Italia Viva e del ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola - è stata inserita nella Legge di Bilancio una norma che riconosce uno sconto del 50% sulla tariffa IMU dell’abitazione dei residenti all’estero titolari di una pensione italiana ottenuta in convenzione internazionale.
Una norma, fortemente voluta dalla senatrice Garavini, che sembra avere in parlamento un sostegno diffuso tra i gruppi parlamentari per cui dovrebbe superare indenne l’ultimo miglio che ormai manca per l’approvazione della Legge di Bilancio 2021 il cui termine ordinario è il prossimo 31 dicembre. Una norma la cui approvazione eviterà che molti emigrati anziani, i quali vivono della sola pensione, possano essere spinti a disfarsi della loro proprietà immobiliare in Italia il cui costo annuo è ormai diventato, in tanti casi, insopportabile finanziariamente tra tasse e spese per le varie utenze.
Una norma, peraltro, salvifica per l’economia di tutti quei piccoli comuni dai quali provengono per lo più gli emigrati italiani che, proprio grazie a questa loro abitazione, anno dopo anno, hanno continuato a trascorrervi gran parte delle loro vacanze portandovi i loro figli che, poi, a loro volta, da adulti hanno continuato a venirci anche con le loro famiglie e quindi a spenderci soldi. Una vera ricchezza per quei villaggi della quale se ne sono resi conto in Italia diversi amministrazioni locali che, nonostante quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, hanno comunque mantenuto l’esenzione dell’IMU per i propri emigrati con una norma comunale.
Questo sconto del 50% sull’IMU è, pertanto, una buona notizia per tanti emigrati italiani che giunge sul finire di un anno altrimenti da dimenticare! (dino nardi*\aise)
* esperto “Sociale & Dintorni” di Radio LORA (97,5 MHz) e L’ECO Tele7 Settimanale di informazioni