SCUOLE ALL'ESTERO/ I SINDACATI SULL’ISTITUTO DI ASMARA: DEVE CONTINUARE LA SUA MISSIONE

ROMA\ aise\ - “Nel sostenere unitariamente l’azione di mediazione del MAECI, auspichiamo una soluzione rapida e positiva dell’attuale crisi politico-diplomatica, che assicuri un futuro certo alla scuola di Asmara, nell’interesse degli alunni e delle famiglie”. Così, in una nota congiunta, i sindacati Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams all’indomani dell’incontro alla Farnesina chiesto e convocato per discutere sulla “situazione critica” della scuola che, riportano le organizzazioni sindacali, “ha portato anche alla sospensione degli esami di maturità per oltre 60 studenti eritrei iscritti all’IISO di Asmara, conseguenza delle misure sanitarie del governo eritreo per la pandemia da Covid 19”.
Durante l’incontro, il Direttore Centrale della DGSP, Roberto Vellano, ed il capo Ufficio V, consigliere Roberto Nocella, “hanno confermato il massimo impegno del Ministero degli Affari Esteri a concordare nelle interlocuzioni con il governo eritreo le possibili soluzioni sul piano bilaterale atte a garantire l’avvio del prossimo anno scolastico ed a scongiurare la sospensione delle attività didattiche o addirittura la chiusura della nostra più grande istituzione scolastica statale in Africa”.
“È indubbia l’importanza strategica e culturale della scuola di Asmara, che svolge una funzione determinante per tutto il sistema Paese all’estero e rappresenta uno degli Istituti più antichi e prestigiosi del sistema scolastico italiano all’estero”, sottolineano i sindacati che, “nel sostenere unitariamente l’azione di mediazione del MAECI”, auspicano “una soluzione rapida e positiva dell’attuale crisi politico-diplomatica, che assicuri un futuro certo alla scuola di Asmara, nell’interesse degli alunni e delle famiglie”.
“Nella malaugurata ipotesi di un esito negativo della trattativa fra i governi”, i sindacati “mettono a disposizione del personale scolastico in servizio ad Asmara ogni possibile strumento di tutela che possa garantire il loro mantenimento in servizio all’estero”. (aise)