SERENI AL MED 2020: VALORIZZARE I GIOVANI DELL’AREA MEDITERRANEA

ROMA\ aise\ - “La pandemia sta colpendo gravemente i giovani di tutto il mondo, ma nella regione mediterranea e mediorientale, con il 60% della popolazione sotto i 30 anni e con un tasso di disoccupazione giovanile stimato intorno al 27% già prima della crisi, l’impatto è stato ed è davvero forte”. È quanto dichiarato dal Vice Ministro degli Esteri Marina Sereni, intervenuta oggi al panel dedicato allo Youth Forum Contest, su iniziativa MAECI-ISPI nell’ambito dei Rome MED Dialogues. Lo scopo del concorso è offrire a un certo numero di giovani dell’area mediorientale e mediterranea la possibilità di presentare idee e progetti innovativi nel corso di un importante evento internazionale.
“Covid-19 - ha ricordato Sereni - ha interrotto il percorso scolastico di quasi 110 milioni di bambini e ragazzi, poiché la didattica a distanza è assai problematica in Paesi con scarse infrastrutture digitali. Per le giovani donne poi, la situazione si presenta ancora più difficile. Si stima che nel mondo arabo saranno in 700 mila le persone di sesso femminile a perdere il posto di lavoro. Secondo un sondaggio, - ha aggiunto il Vice Ministro - oltre il 40% dei circa 200 milioni di giovani nella regione sta infatti valutando la possibilità di trasferirsi altrove. Per tutto questo, i governi del Mediterraneo allargato devono guardare alla crisi come a un’opportunità per incoraggiare una maggiore partecipazione dei giovani alla società, sostenendo le riforme che chiedono e ascoltando i loro progetti e le loro idee”.
“Si tratta - ha spiegato Sereni - di uno dei messaggi cruciali che deve emergere dai MED Dialogues 2020 e per questo la Farnesina, insieme all’ISPI, ha per la prima volta promosso un contest riservato ai giovani partecipanti mediterranei di età inferiore ai 35 anni, che hanno così avuto l’opportunità di presentare le loro risposte innovative e creative alla crisi, dall’assistenza sanitaria all'istruzione, dall'imprenditoria sociale all’impegno civico, dalla protezione ambientale alla sicurezza alimentare, dalla robotica all’innovazione urbana”.
“È sorprendente vedere come i giovani candidati provenienti da scenari dilaniati dalla guerra, come Siria e Libia, abbiano avuto la forza di immaginare il futuro per i loro Paesi presentando idee e progetti innovativi. È per me una grande soddisfazione - ha concluso il Vice Ministro - che tra i partecipanti ci siano state tante donne, molto creative nelle loro proposte”.
Al termine dell’intervento, Sereni ha annunciato i nomi dei due vincitori, che sono Paola Ibrahim per la categoria Cultura e società civile e Roberto Renino per Business e nuovi modelli economici, congratulandosi anche con tutti gli altri partecipanti per la qualità e il livello estremamente innovativo dei loro progetti.
I vincitori di ciascuna categoria riceveranno un premio di 2.500 euro ciascuno, oltre all’opportunità di presentare lo sviluppo dei loro progetti in un panel dedicato che si terrà nel corso della prossima edizione dei MED Mediterranean Dialogues 2021. (aise)