UNGARO (IV): LA SECONDA ONDATA ARRIVA ANCHE NELLE CARCERI/ AGIRE SUBITO PER EVITARE IL PEGGIO

ROMA\ aise\ - “Dai media nazionali arrivano ogni giorno conferme di casi detenuti positivi al Covid19 in carcere. Un paradosso se pensiamo che le case circondariali dovrebbero essere, proprio per le loro caratteristiche, i luoghi più isolati e quindi più sicuri”. Così Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, che ha presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia Bonafede.
“Il 10 settembre – ricorda – risultavano 11 poliziotti penitenziari e 10 detenuti positivi al virus. Dopo poco più di un mese, esattamente con i dati aggiornati dal bollettino del DAP del Ministero della Giustizia, siamo giunti a 90 agenti penitenziari e 54 detenuti positivi. Un balzo enorme nell’arco di quaranta giorni. A ciò si aggiunga che quasi la metà della popolazione carceraria nazionale è affetta da altre patologie: mentali, epatiche, sistemiche. Terni, Oristano, Avezzano, Roma i casi più recenti”.
“Facile immaginare – annota il deputato – quanto sia alto il rischio di trasformazione degli istituti penitenziari in pericolosissimi focolai di Coronavirus: un incubo sia per i detenuti che per gli operatori. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione al Ministro della Giustizia Bonafede perché, si impari dagli errori del passato e si agisca subito per evitare il peggio. Ci sono tante misure alternative al carcere ed il mio auspicio è che, in questa fase per i condannati non pericolosi, vengano utilizzate al meglio”. (aise)