I giorni dell'Insurrezione del Ghetto di Varsavia in scena con i Teatri d’imbarco
FIRENZE\ aise\ - In occasione delle iniziative per il Giorno della Memoria promosse dal Comune di Firenze, i Teatri d’imbarco proporranno online il 27 e il 31 gennaio alle 18.00 “C’era la rivolta nel Ghetto”, spettacolo sui giorni dell'insurrezione del Ghetto di Varsavia, tratto dall'opera di Marek Edelman, adattamento e regia Nicola Zavagli.
L’evento online andrà in scena dal palcoscenico del Teatro delle Spiagge di Firenze con i contributi video di Wlodeck Goldkorn, giornalista e curatore dell'opera di Marek Edelman; Ugo Caffaz, consulente Politiche della Memoria / Regione Toscana; ed Enrico Fink, Presidente Comunità Ebraica di Firenze.
La rivolta del ghetto di Varsavia è una delle pagine centrali della Seconda guerra mondiale: gli ebrei che fronteggiano in armi la macchina nazista del massacro. La volontà del Terzo Reich di cancellare gli ebrei dall’Europa era ormai chiara. Ogni illusione di rimanere in vita era svanita. Ora si trattava di combattere, dii morire in piedi. Siamo, dunque, davanti a una vicenda di fondamentale importanza nella storia d’Europa.
Partendo dalla storica testimonianza di Marek Edelman, che di quella rivolta fu il vicecomandante e poi il guardiano della memoria, lo spettacolo racconta la cronaca di quei giorni, di come un gruppo di ragazzi e ragazze tentò di riscattare la dignità e salvare la vita di un’intera città che si voleva condannata a morte e all’ignominia, opponendosi con tutte le loro forze alle interminabili partenze dei treni dell’orrore.
In scena Beatrice Visibelli, a condurre il racconto incalzante e drammatico di quei giorni memorabili.
Ad accompagnarla, il gruppo di musicisti della Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink. Saranno eseguite musiche della tradizione kletzmer in un’originale partitura. L’adattamento e la regia sono di Nicola Zavagli con una messa in scena che intreccia la forza spietata del racconto con le suggestioni musicali e le elaborazioni visive del grande fotografo Roman Vishniac, che negli anni Trenta aveva documentato la vita nei quartieri ebraici.
Il tema della memoria fa parte integrante della poetica di Teatri d’Imbarco fin dalla sua nascita. Negli anni sono stati prodotti gli spettacoli: L'armadio di famiglia, Storie di Villa Triste, Gli impuniti. Ha inoltro contribuito alla realizzazione del monumento alla memoria dei deportati ebrei fiorentini, al Binario 16 della Stazione S. M. Novella.
La visione dello spettacolo sarà gratuita. Per ricevere il link di connessione alla piattaforma Zoom basta inviare una email all’indirizzo info@teatridimbarco.it o usare il numero 3294187925 WhatsApp. (aise)