Associazioni in prima linea

ROMA – focus/ aise - Si svolgerà in collegamento con Svizzera il primo incontro del mese di marzo del progetto "4 Chiacchiere con..." dell’EFASCE (l’Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) di Pordenone, che nonostante le limitazioni ai viaggi determinate dalla situazione sanitaria continua attraverso queste interviste in streaming a mantenere vivo il legame con i corregionali all'Estero.
L'appuntamento darà spazio a un corregionale che si è messo in luce in uno dei centri di ricerca più importanti d'Europa, dimostrando come la formazione "made in Friuli Venezia Giulia" sia ampiamente richiesta oltre i confini nazionali.
Appuntamento dunque a lunedì prossimo, 1° marzo, alle ore 18.00, con Claudio Mucignat, originario di Cordenons e che ora vive a Zurigo. Qui lavora come Ricercatore in laboratorio e sperimentazione all'EMPA, Centro Ricerca Svizzera sui materiali applicato alle costruzioni e fluidodinamica. Mucignat dialogherà in diretta con Michele Morassut della segreteria EFASCE e il presidente dell'Ente Gino Gregoris, mentre a inizio puntata ci sarà anche il saluto del sindaco di Cordenons Andrea Delle Vedove al suo concittadino.
Dopo aver frequentato il Liceo Grigoletti a Pordenone, Claudio Mucignat si è laureato sempre in città in Ingegneria meccanica nei corsi dell'Università di Udine, spostandosi poi nella sede centrale dell'ateneo per il dottorato.
Mucignat racconterà non solo il suo lavoro ma anche la sua vita di ogni giorno, visto che ha scoperto una Svizzera diversa dai soliti cliché, con luoghi storici per la produzione dell'energia elettrica che hanno molti punti in comune con le centrali idroelettriche del Pordenonese. Racconterà della sua famiglia, con la moglie conosciuta a Udine e i loro due figli nati nel Paese elvetico, nonché di come i legami con il Friuli Venezia Giulia rimangano saldi e dell'affetto verso i propri cari che ancora vivono a Cordenons.
Ha aderito anche il Comitato 10 Febbraio alla “Giornata Nazionale in memoria delle vittime delle marocchinate” che si svolgerà il prossimo 18 maggio.
L’evento, organizzato dall’associazione nazionale vittime delle marocchinate, presieduta dal ricercatore storico Emiliano Ciotti, intende commemorare le donne e gli uomini italiani che, nel periodo 1943-1944, subirono le violenze dei militari coloniali inquadrati nell’Esercito Francese. Crimini di guerra conosciuti con il triste appellativo di “marocchinate”.
“Quella delle violenze compiute dal Corpo di Spedizione Francese in Italia è un’altra tragedia da troppo tempo dimenticata – ha commentato Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 Febbraio – una pagina strappata dalla storia nazionale che è stata tenuta nascosta, come lo sono stati in passato le foibe e l’esodo di 350mila italiani dal confine orientale d’Italia”.
“Un fenomeno – prosegue Merlino – che iniziò nel luglio 1943 in Sicilia con lo sbarco degli Alleati e proseguì in Campania, Lazio e Toscana, toccando picchi di inaudita ferocia in Ciociaria e nell’Isola d’Elba”.
Nato ufficialmente nel febbraio 2019, il Coordinamento delle Associazioni dei Professionisti Italiani a Parigi ha compiuto i suoi primi due anni. Nato su iniziativa del Consolato Generale d’Italia a Parigi, in collaborazione con il Comites, sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia in Francia, il progetto gode del sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
“In soli due anni di attività, il CAP Paris ha raggiunto risultati considerevoli, riuscendo ad attivare una vera e propria rete di molte categorie di professionisti italiani presenti nella regione parigina”, sottolinea il CAP Paris prima di “ringraziare le 13 Associazioni, espressione della nuova mobilità italiana, che ad oggi hanno aderito al progetto e i circa 5.000 professionisti rappresentati”. (focus\ aise)