Caritas Sant’Antonio: nel 2020 3 milioni e 273mila euro destinati ai poveri del mondo/ Il 23,8% in Italia causa covid

PADOVA\ aise\ - È stata segnata a vario titolo dall’emergenza sanitaria nel mondo l’attività di Caritas Sant’Antonio nel 2020. All’attività ordinaria, che ha registrato 96 progetti in 31 Paesi, per un totale di 2 milioni e 646 mila euro, si è aggiunta un’attività straordinaria, avviata dopo lo scoppio della pandemia in Italia, che ha toccato 10 regioni con 15 progetti, per un totale di 627 mila euro. In totale 111 progetti e tre milioni e 273 mila euro, per fornire aiuti concreti in un anno particolarmente difficile, tenendo unita la solidarietà per i poveri del mondo e quella per le tante persone in difficoltà nel nostro Paese.
Sono questi in anteprima i principali dati del resoconto annuale dell’attività caritativa della onlus dei francescani della Basilica del Santo a Padova, pubblicato come ogni anno sul “Messaggero di sant’Antonio”.
Nel numero di marzo lo speciale “Solidarietà a doppio binario” di Giulia Cananzi racconta un anno di solidarietà portata avanti grazie al sostegno concreto dei lettori.
Lo scorso anno Caritas Sant’Antonio ha seguito un doppio binario di azione: da un lato il sostegno “ordinario” ai poveri nel mondo, dall’altro quello “straordinario” alle famiglie italiane in difficoltà a causa della pandemia, con alcuni progetti ancora in corso e altri che si aggiungeranno nel 2021.
“Si tratta di progetti legati specificatamente all’emergenza pandemica nel nostro Paese”, spiega Cananzi dalle colonne del mensile francescano. “Per questi è stata effettuata una apposita raccolta di fondi, che ha permesso di rispondere in tempo reale alle tante emergenze causate alle famiglie dalla crisi sanitaria, che è di fatto diventata una grave crisi economica. Partner, in questo caso, sono state parrocchie, Caritas diocesane, associazioni, cooperative, istituti comprensivi. I futuri progetti per contrastare l’emergenza covid saranno legati, per tutto il 2021, al progetto “Antonio 20-22”, lanciato in occasione degli 800 anni della scelta francescana del Santo, progetto che attraverserà l’Italia individuando alcune realizzazioni importanti per la ricostruzione post-covid”.
Nell’articolo si precisa che anche alcuni degli altri progetti realizzati in Italia erano stati toccati dall’onda lunga della pandemia: si tratta di opere sociali, come case famiglia, comunità per disabili e per persone con dipendenze, che a causa della crisi economica da covid sono entrate in sofferenza nel gestire le proprie attività.
Il 2020 è stato in ogni caso contraddistinto dalle varie e diverse emergenze sanitarie nel mondo, tra tutte la piaga ancora diffusa di sistemi sanitari precari, della mancanza di accesso all’acqua salubre e a servizi igienici degni di questo nome. Ne è un esempio l’Africa, che si conferma anche per il 2020 il continente che ha ricevuto più fondi, dove più della metà dei progetti realizzati hanno riguardato investimenti per rinforzare il sistema sanitario e migliorare le condizioni igieniche della popolazione, dall’aiuto diretto a ospedali locali all’accesso all’acqua potabile per alcune comunità.
Nel dettaglio dei numeri dell’attività ordinaria (non per covid) di Caritas Sant’Antonio 2020, l’Africa è il continente che ha ricevuto più aiuti, con 1.440.100 euro totali, per 66 progetti in 17 nazioni.
A seguire l’Asia, con 566.200 euro totali per 10 progetti in 4 nazioni; l’Europa con 403.844 euro per 9 progetti in 4 nazioni (tra cui l’Italia che da sola ha ricevuto 319.544 euro per 5 progetti); l’America del Sud con 235.800 euro per 11 progetti in 6 nazioni. Il progetto e la nazione che hanno ricevuto più fondi sono stati il progetto “13 giugno” in Sri Lanka, dove sono stati attivati aiuti ai sopravvissuti all’attentato terroristico di Pasqua 2019: 446.400 euro.
In generale, i progetti hanno seguito i filoni consueti della Caritas antoniana: scuola e formazione professionale (26 progetti), salute e igiene (25 progetti), promozione umana (20 progetti), accesso all’acqua (18 progetti), costruzione di abitazioni (5 progetti). Oltre 600 mila i beneficiari in 31 Paesi, in particolare bambini, adolescenti e giovani. Non sono mancati progetti di promozione delle comunità, specie più isolate o in zone rurali (dall’accesso all’acqua al sostegno all’agricoltura e a microimprese).
Si tratta per la maggior parte di piccoli progetti mirati che hanno in media un investimento di 20 mila euro.
Se si considerano complessivamente i progetti realizzati in Italia, ordinari (319.544 euro) e specifici per l’emergenza covid (626.976 euro), risulta essere il Belpaese la nazione più aiutata, per un totale di 946.520 euro, facendo avanzare al secondo posto l’Europa.
Sul sito di Caritas Antoniana è possibile consultare la mappa degli interventi, le schede dei singoli progetti, sostenerli e seguirne l'evoluzione passo a passo. (aise)