La ripartenza passa dalle CCIE

ROMA – focus/ aise - “L'unione fa la forza!”. È questo il messaggio emerso dalla consueta riunione del Sistema Italia in Francia, che si è incontrato venerdì scorso in una riunione di coordinamento presieduta dall’Ambasciatrice d’Italia a Parigi, Teresa Castaldo, alla quale ha preso parte anche la Camera di Commercio Italiano a Nizza, che la ha commentata sul proprio sito.
“Unità, compattezza e collaborazione”. Queste le parole e lo spirito espresso dalla CCI Nizza per descrivere la riunione. Sono parole imprescindibili per “portare alta la bandiera del nostro Paese”, nonché nel conclamato impegno di “assistere, sostenere e favorire le imprese e i cittadini italiani”.
Un’attività che le Camere di Commercio ed i Consolati già svolgono in stretto legame tra loro, coinvolgendo e fornendo supporto anche agli enti ed alle imprese del territorio francese che lavorano in connessione con l’Italia, per la Francia.
Fare squadra, creare un sistema ed una rete sinergica per coprire l’intero esagono, e continuare a proporre iniziative essendo creativi ed entusiasti: questi i buoni propositi ed i suggerimenti dell’Ambasciatrice Teresa Castaldo, che ha sottolineato con parole di fiducia e orgoglio come l’intera rappresentatività dell’Italia in Francia abbia saputo far fronte ad un anno di grandi difficoltà economiche, sociali e sanitarie.
Il Consolato d’Italia a Nizza, nella persona della Console Caterina Gioiella, e la Camera di Commercio Italiana di Nizza, attraverso la voce della Presidente Patrizia Dalmasso e del Direttore Agostino Pesce, hanno espresso, di concerto, grande stima e riconoscenza all’Ambasciatrice, manifestando la volontà di collaborare proficuamente sul territorio per favorire gli scambi tra l’Italia e la Francia.
In occasione della riunione, seppur in video conferenza, sono emerse le tante iniziative promosse, in stretta collaborazione tra il Consolato d’Italia e la Camera: per il 2021 è previsto uno stimolante percorso culturale di eventi per celebrare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Sul punto un ricco calendario, che coinvolge comuni Italiani e francesi, nonché itinerari turistici e gastronomici, spettacoli e letture, sarà presto reso pubblico.
Non mancano inoltre i progetti a sostegno delle imprese: Visitez l’Italie, Vieni in Costazzurra, Mangez Italien, True Italian Tast, Finnover, Ensure, Stay Export, che consentono alla Camera di fornire un servizio efficace, per i suoi aderenti, in veste innovativa e tecnologica. Dalle app per il turismo, al market place per la vendita di prodotti italiani d’eccellenza, dai servizi alle imprese, ai webinar di consulenza: mai come oggi l’offerta può definirsi tanto ampia e interessante per compiere un percorso di export in Francia o in Italia.
“Siamo la porta d’ingresso, il ponte tra l’Italia e la Francia: abbiamo la responsabilità di eccellere - ha spiegato il Direttore della Camera di Commercio Italiana a Nizza, Agostino Pesce -. Anche grazie al nostro team, ed al contributo impulsivo costante di Ambasciata e Assocamere, troviamo la forza per fare sempre meglio”.
Al termine della riunione, un altro argomento, più spinoso, ha evidenziato l’azione congiunta di Consolato e Camera: “Dobbiamo ripristinare il collegamento tra la Costa Azzurra e la Provincia di Cuneo” ha dichiarato la Presidente della CCI Nizza, Patrizia Dalmasso, preoccupata per lo stallo della situazione dopo la tragica tempesta Alex di ottobre scorso. “Non possiamo dimenticare la Valle Roya, organizzeremo quanto prima un sopralluogo con le competenti autorità” ha aggiunto la Console Caterina Gioiella.
Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, insieme a Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, ha siglato un accordo con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera volto ad offrire alle imprese nuove opportunità di business.
“La Svizzera, oltre a essere importante consumatore di Made in Italy, è anche un grande partner tecnologico e industriale grazie ai suoi poli tecnologici, chimici e farmaceutici e la cooperazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera favorirà l’accesso delle aziende italiane alle opportunità che questo mercato continua a offrire”, riporta Confartigianato che nella sede territoriale di Macerata ha aperto un desk informativo che permetterà di attivare una serie di consulenze e servizi volti a sostenere ogni operazione di espansione internazionale.
Quindi: operazioni di export, di ricerca clienti e partner, indagini di mercato e rafforzamento delle quote, approfondimento sulle normative doganali, fiscali e retributive, azioni di b2b digitali e fiere. E non solo: apertura di partite iva in Svizzera, assistenza su tutti gli aspetti normativi e studio di fattibilità per progetti mirati.
“Il nostro territorio ha subìto pesantemente i danni del terremoto e questa pandemia ha aggravato una situazione difficile”, ha spiegato Renzo Leonori, Presidente Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo. “Quindi partecipiamo molto volentieri a questa opportunità, che ci permette di usufruire di un importante mercato, trovando soluzioni per le nostre imprese”.
Il Segretario generale Giorgio Menichelli ha aggiunto: “le nostre Confartigianato e la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera hanno sempre avuto la capacità di produrre innovazione, soprattutto sui temi dell’internazionalizzazione. Lo facciamo nonostante le difficoltà legate alle relazioni commerciali estere in un tale delicato periodo. Questa collaborazione nasce da un grande approccio visionario, che ci permette di guardare oltre la pandemia, dando un elemento di rassicurazione alle nostre imprese. L’export marchigiano – ha ricordato – è sprofondato nel 2020, in una regione a forte vocazione manifatturiera: l’accordo che presentiamo oggi ha quindi un significato profondo per rilanciare i rapporti in un mercato importante come quello svizzero”.
L’Italia, ha aggiunto Paolo Capponi dell’Ufficio Export di Confartigianato, “esporta in Svizzera prodotti per un valore di circa 23,171 miliardi di euro ed importa dalla stessa prodotti per un valore di 8,755 miliardi di euro con saldo commerciale di 14,416 miliardi di euro. La Svizzera per l’Italia è il quarto Paese di destinazione del proprio export nel mondo. Le Marche, in particolare, esportano in Svizzera merci per un totale di 403 milioni di euro, di cui circa il 45% provengono dalle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Per fare alcuni esempi dal distretto farmaceutico di Ascoli Piceno proviene il 16% dell’export pari a 64,48 milioni di euro, mentre dal distretto Moda fermano-maceratese il 21% con 84,63 milioni di euro. L’agroalimentare incide sulle esportazioni marchigiane in Svizzera per il 3.2% pari a 12,86 milioni di euro. Per questi motivi Confartigianato ha colto questa importante opportunità, anche in virtù del forte interesse palesato dai nostri imprenditori nei confronti del Paese scelto per l’accordo”.
Quanto alla Svizzera, come ricordato da Fabrizio Macrì, Segretario generale della CCIS, la confederazione “ha reagito all’emergenza in modo resiliente, cioè flessibile e dinamico. L’economia svizzera non solo è solida, ma è stata capace di adattarsi allo choc. L’impatto sul Pil è sì del -3,5%, ma è previsto un rimbalzo nel 2021, trainato dagli investimenti industriali e dalle importazioni. Filoni interessanti per i vostri territori di riferimento. Il Paese ha certo subìto il colpo, ma i segnali sono positivi e c’è speranza per un 2021 di riscatto”.
Alla presentazione online hanno partecipato anche i rappresentati di Confartigianato Piemonte Orientale: il presidente Michele Giovanardi e il responsabile del progetto per Confartigianato Piemonte Orientale Alessandro Scandella. (focus\ aise)