La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise - “Il Turismo delle Radici interessa potenzialmente un bacino di milioni di discendenti degli emigrati italiani nel mondo, non si tratta di semplici viaggiatori, il turista delle radici è soprattutto un investitore e un "ambasciatore" dei territori che custodisce nella sua storia familiare”. Questa l’opinione del Senatore del Pd eletto in Australia, Francesco Giacobbe, espressa questa mattina durante l’incontro sul Turismo delle Radici (uno speciale dedicato all’Australia) organizzato dal Piccolo Festival delle Spartenze e dall’Osservatorio delle Radici Italiane.
“Dopo questi mesi in cui non si è potuto viaggiare - ha aggiunto Giacobbe - dobbiamo prepararci a soddisfare la sete d'Italia che c'è nel Mondo perché l'Italia è l'unico Paese che, grazie alla sua storia, ai luoghi meravigliosi e alla cultura, rimane nel cuore”.
A chiusura del suo intervento il Senatore ha voluto infine porre l'accento sul futuro: “utilizziamo tutte le risorse a nostra disposizione. Per esempio, il cinema ed i programmi TV, che fanno conoscere le bellezze dell'Italia e producono spesso effetti moltiplicatori significativi a queste aggiungiamo interscambi culturali e professionali per avere anche delle ricadute economiche, rendiamo accessibili i nostri borghi con strutture adeguate, solo così possiamo davvero innescare un meccanismo virtuoso che porterà sviluppo all'Italia”.
“Nei giorni scorsi ho depositato un’interrogazione su un caso particolare, di cui si è anche recentemente occupato la stampa nostrana: quello dei fondi promessi e mai pervenuti a un’associazione di ragazzi italiani residenti in Belgio (Regib), da parte del Comites di Bruxelles; fondi destinati all’implementazione di due progetti, già precedentemente approvati dalla Farnesina e dallo stesso Comitato. Durante la realizzazione degli stessi, infatti, parrebbe qualcosa si sia incrinato nei rapporti tra il Comites e la Regib che, ricordo, è un’associazione di giovani italiani all'estero creatasi dopo il Seminario di Palermo del 2019: un evento organizzato proprio dal Cgie per incentivare la creazione di reti associative come appunto quella belga”. È quanto afferma in una nota la deputata del Gruppo Misto, Elisa Siragusa, eletta nella circoscrizione Estero e membro della Commissione Esteri alla Camera.
A tal proposito, la deputata ha proseguito: "Per far luce sulla questione, e per chiedere che questi ragazzi vengano risarciti almeno per la quota necessaria a pagare le spese già sostenute ho, come detto, presentato un atto di sindacato ispettivo al ministero degli affari esteri. Credo sia necessario che i nostri connazionali nel mondo – specialmente i giovani – non perdano fiducia nelle istituzioni che li rappresentano: mi auguro quindi - ha detto in conclusione l’eletta all’estero - che si possa giungere al più presto a una felice risoluzione della vicenda”.
Il Governo si prepara a varare il Decreto Ristori 5 con nuovi aiuti per individui, famiglie e imprese che “dovrebbero e potrebbero interessare anche le migliaia di italiani che in questa particolare e difficile congiuntura, sanitaria ed economica, stanno rientrando in Italia”. A dichiararlo è stata oggi in una nota Angela Schirò, deputata del Pd eletta in Europa.
“Sono molti i nostri connazionali che rientrano e non avendo prospettive occupazionali e risorse economiche disponibili avrebbero bisogno di un sostegno da parte dello Stato italiano - ha spiegato ancora l’eletta all’estero -. C’è molta attesa per il nuovo decreto Ristori 5, il primo del governo Draghi ed il quinto dall'inizio della pandemia del Covid. Il varo del nuovo round di aiuti potrebbe arrivare al più tardi a inizio marzo. Sarà un decreto “sostanzioso” perché dovrebbe stanziare delle risorse fino a 37 miliari di euro per i risarcimenti e gli indennizzi Covid, per i bonus selettivi, per gli ammortizzatori sociali, per il fisco e per il lavoro”.
Schirò, si è inoltre augurata “che nelle misure previste possano essere inseriti alcuni provvedimenti specifici per i nostri connazionali che rientrano in Italia”. In particolare, la deputata del Pd si riferisce “alla conferma e all’ampliamento del Reddito di cittadinanza anche agli italiani che rientrano attraverso l’eliminazione del requisito di residenza in Italia dei due anni immediatamente prima della presentazione della domanda (requisito che i nostri connazionali che rientrano non possono ovviamente far valere). Do per scontato che con la proroga del RDC saranno introdotte misure più efficaci per il controllo dell’effettivo diritto. Credo inoltre che sarebbe utile prorogare il Reddito di emergenza (l’accesso al quale, ricordiamo, prevede solo il requisito della residenza in Italia al momento della domanda) di alcune mensilità o almeno fino a quando non ci sia una chiara ripresa economica ed occupazionale. Infine sarebbe utile ed opportuno che nella probabile riforma della Naspi (il sussidio di disoccupazione) possa essere previsto anche una indennità per gli italiani i quali hanno perso il lavoro all’estero e decidono di rientrare in Italia. Vediamo se il Governo Draghi si ricorderà del mondo dell’emigrazione”, ha concluso. (focus\ aise)