Selfportrait as Myself: dialoghi su autoritratto e autobiografia

ROMA\ aise\ - Fondazione Forma per la Fotografia apre il 2021 con un ciclo di incontri online a cadenza mensile dedicati al tema dell’identità e dell’autoritratto in fotografia: “Selfportrait as Myself” il titolo dato alla serie di dialoghi, ideata e condotta da Simona Ghizzoni.
Fotografa e artista, Simona Ghizzoni nel suo lavoro parte spesso da temi e immagini che affondano le radici nel suo vissuto personale, che l’autrice rielabora e interpreta sfumando spesso i confini tra racconto autobiografico e documentazione. Proprio il desiderio di esplorare il territorio tra fotografia, identità e autorappresentazione è lo spunto per questa serie di incontri in cui Ghizzoni incontra sei diverse autrici che come lei hanno scelto la strada della narrazione autobiografica per conoscersi e raccontarsi: Anna di Prospero, Alba Zari, Silvia Camporesi, Silvia Rosi, Alessandra Calò e Paola Mattioli.
Il primo dei sei appuntamenti, che saranno trasmessi sui canali social di Fondazione Forma, si terrà mercoledì 27 gennaio alle 19.
Da sempre, la fotografia ha rappresentato un mezzo per conoscere e raccontare il mondo. A un certo punto del proprio lavoro, o a volte anche nel primo approccio con il mezzo, si sceglie tuttavia di rivolgere l’obiettivo verso sé stessi. La fotografia diventa così uno specchio con cui indagarsi, scoprirsi, scavare a fondo e definire la propria identità.
Un tipo di ricerca particolarmente declinata al femminile, come nella serie di incontri organizzati da Fondazione Forma, che saranno l’occasione per Simona Ghizzoni di dialogare con sei fotografe alla ricerca del senso e del valore di un gesto: quello dell’autorappresentazione come racconto di sé.
Dal segno introspettivo con cui Anna Di Prospero esplora la relazione con i luoghi e con l’altro, passando per la ricerca delle proprie radici di Alba Zari e i paesaggi interiori di Silvia Camporesi. O ancora, il tema della famiglia sempre presente nel lavoro di Silvia Rosi, che trae spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale, così come la riappropriazione proposta da Alessandra Calò attuata attraverso il recupero e la reinterpretazione di immagini d’archivio, fino ad arrivare alla ricerca di Paola Mattioli, una riflessione lunga una vita sull’identità femminile in relazione al linguaggio fotografico e ai fenomeni della visione.
Gli eventi on line saranno l’occasione per scoprire una storia personale per ognuna di loro, un percorso con motivi e radici diversi.
Il ciclo è organizzato con la collaborazione di Federica Muzzarelli e Raffaella Perna del Centro di Ricerca Fotografia Arte e Femminismo - Università di Bologna e della Collezione Donata Pizzi.
Gli incontri saranno in diretta sulla pagina Facebook di Fondazione Forma per la Fotografia e poi visibili sul canale YouTube Fondazione Forma, sul profilo Instagram @fondazioneformaperlafotografia e sul sito. (aise)