Un italiano e una tedesca in corsa per la guida dell’Agenzia UE sui mercati finanziari – di Lena Pavese

BRUXELLES\ aise\ - “Un italiano e una tedesca. Sono i due finalisti più accreditati per la carica di capo dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), che oggi saluta, dopo dieci anni, l’olandese Steven Maijor. Gli Stati membri però, pur avendo questa short list, elaborata da ESMA stessa a disposizione sin da novembre 2020, non hanno ancora preso una decisione, come evidenzia oggi il Financial Times, molto preoccupato per questo ritardo”. Ne scrive Lena Pavese su “Eunews”, quotidiano online diretto a Bruxelles da Lorenzo Robustelli.
“I due nomi tra i quali dovrebbe esserci quello della persona che guiderà l’Agenzia parigina e i suoi 300 dipendenti sono Carmine Di Noia, commissario dell’agenzia di regolamentazione dei mercati CONSOB, e Verena Ross, attuale direttore esecutivo di ESMA.
C’è poi una terza candidata Maria-Luis Albuquerque, ex ministro delle Finanze del Portogallo, che sembra però di fatto esclusa dalla finale.
ESMA è nata nel 2011 per affrontare le conseguenze della crisi finanziaria globale sui Mercati, ed ha grandi poteri: può vietare i prodotti che ritiene troppo rischiosi per i piccoli investitori, supervisiona le agenzie di rating e stabilisce le regole pratiche per il trading finanziario. Attualmente sta valutando l’opportunità di consentire alla City di Londra di mantenere la sua redditizia attività di compensazione di quasi tutti i derivati denominati in euro.
I ritardo nella nomina del nuovo capo è stato in parte dovuto ad uno stallo che la Germania, fino allo scorso dicembre presidente di turno dell’Unione, si era imposta, tenendo dunque in caldo Ross, ma senza esporsi a critiche su eventuali forzature per una sua indicazione. Tra l’altro Ross aveva lavorato in Gran Bretagna, alla Bank of England, prima di arrivare all’EMA, e fino a dicembre anche la partita della separazione Brexit non era conclusa.
C’è poi il problema dell’equilibrio di genere, molto caro al Parlamento europeo, che voce in capitolo sulla questione, che si incastra con la possibile nomina dell’olandese Petra Hielkema alla guida dell’Agenzia per le pensioni e le assicurazioni (EIOPA). Se una donna andasse lì, allora le possibilità per Di Noia, aumenterebbero”. (aise)