Torna Dialoghi e Letture: CSER presenta Studi Emigrazione 228-229

ROMA\ aise\ - Torna il progetto “Dialoghi e Letture” firmato dal Centro Studi Emigrazione di Roma. Mercoledì 29 marzo, presso la sede ufficiale del Centro Studi, si terrà la presentazione dei numeri 228 e 229 del trimestrale “Studi Emigrazione”.
Il progetto, proposto dal Centro Studi Emigrazione di Roma e dall’Ufficio Comunicazione Scalabriniani di Roma, ha inizio nel 2016, con lo scopo di dare luce a volumi e studi incentrati sul fenomeno migratorio.
In particolare, l’idea è quella di offrire uno spazio per la presentazione di libri e saggi che offrano un’ulteriore occasione di approfondimento e di dibattito sul tema delle migrazioni. Il progetto ha, quindi, lo scopo di agevolare l’incontro e la riflessione dialogata su un tema variegato e delicato come quello legato alla mobilità umana. E ora, dopo la pandemia, sarà possibile iniziare nuovamente a creare uno spazio di dibattito aperto nella sede ufficiale in Via Dandolo 58, a Roma, in presenza.
L’incontro del 29 marzo inizierà alle 15.00 nella sede di via Dandolo 58: introdotti da Lorenzo Prencipe, Presidente della Fondazione CSER, interverranno Massimo Vedovelli, Matteo Sanfilippo e Franco De Renzo. L’argomento principale sarà l’analisi dell’approccio linguistico legato al fenomeno migratorio.
L’evento di mercoledì 29, infatti, si aprirà con la discussione sul numero 228 di “Studi Emigrazione” dedicato al tema “Lingua, emigrazione, economia italiana del mondo” curato da Vedovelli.
Attraverso una riflessione linguistica sulle migrazioni, gli studiosi cercano di descrivere e interpretare le nuove forme del super-contatto linguistico e semiotico. In questo contesto, la questione scolastica acquisisce un’importanza cardinale.
Come nota Vedovelli, per capire cosa succede bisogna esaminare “i quadri metodologici per l’educazione linguistica in contesto migratorio”. Questi vanno analizzati “non solo dal punto di vista specifico dei processi di insegnamento-apprendimento, dei loro metodi e strumenti, ma riportandoli al quadro di pertinenza essenziale che li determina. In quest’ottica si inseriscono le scelte di politica linguistica messe in atto “dall’alto”, ovvero dai governi e dalle fonti normative, o “dal basso”, cioè effettivamente attuate o addirittura elaborate con funzione integrativa o sostitutiva in mancanza di una politica linguistica formalizzata dagli organi di governo”.
In questa chiave, i collaboratori al n. 228 della rivista esplorano le politiche del governo italiano. Vengono dunque prese in esame le leggi sull’insegnamento dell’italiano, per esempio, e le iniziative per il Made in Italy e contro la produzione degli emigrati. Inoltre, viene analizzata la situazione migratoria in diversi scenari prossimi e lontani: Malta, Tunisia, Africa subsahariana, Canada, Regno Unito e Germania.
Studi Emigrazione 229, invece, a cura di Massimo Vedovelli e Matteo Sanfilippo, esplora il tema “Migrazioni contemporanee dalla e verso la penisola italiana". In particolare, l’attenzione è stata posta sull’uso della lingua italiana da parte di coloro che lasciano il Paese e di coloro che arrivano. Lo studio condotto fa notare come il fenomeno linguistico si intersechi naturalmente con diversi aspetti della vicenda migratoria. Oltre ad esaminare gli aspetti educativi e religiosi, in questo numero si analizzerà anche la retorica nazionalistica durante la Grande Guerra e la retorica xenofoba dei nuovi razzismi. Ampio spazio viene dato anche al nuovo modo di raccontare il fenomeno migratorio al giorno d’oggi, prendendo ad esempio la rappresentazione pubblica e quella mediale.
Infine, si analizzano la dimensione giuridica e statistico-economica in rapporti all’approccio linguistico.
Il numero è dunque incentrato sul nostro presente e cerca di mostrare un approccio dinamico e complesso quale quello linguistico che permetta di osservare varie sfaccettature della mobilità odierna. (aise)