Assemblea Abm: governare la “fuga” dei giovani e il turismo delle radici gli obiettivi 2023

BELLUNO\ aise\ - Tra passato e futuro. Come ogni anno i Bellunesi nel Mondo si sono riuniti in assemblea (sede, la sala “Bianchi” a Belluno) per fare il punto sulle attività svolte nel corso del 2022 e su quelle in programma nel 2023. Un appuntamento, quello di sabato 3 giugno, nel quale l’Associazione ha potuto guardare a se stessa e tirare le somme sulla propria azione, ma anche un’occasione in cui riflettere sulle dinamiche migratorie che sempre più impattano sull’Italia, sul Veneto e sulla provincia di Belluno.
Le dinamiche che costituiscono l’altra faccia della mobilità. Non quella in arrivo, di cui tanto politica e media si occupano. Ma quella in partenza. Del passato, e soprattutto di un presente in cui i giovani – sempre più massicciamente – fanno le valigie in cerca di opportunità da cogliere altrove. Una pagina spesso sotto-traccia. Ecco perché Oscar De Bona, presidente dell’Abm, ha aperto la propria relazione ringraziando il Capo dello Stato Sergio Mattarella che il 2 giugno, nel suo discorso per la Festa della Repubblica, ha voluto ricordare gli italiani all’estero, augurandosi che gli espatri possano essere frutto di una scelta e non di un obbligo. Una relazione, quella di De Bona, che ha elencato le azioni realizzate dall’Associazione nel 2022: dal concorso letterario “Raccontare l’emigrazione veneta” (di cui è in arrivo la seconda edizione), al progetto finanziato dalla Farnesina “SiAmo Italia”, per raccontare alcune storie simbolo di successo italiano all’estero. Dalle attività culturali (la Biblioteca delle migrazioni e il Museo MiM Belluno) ed editoriali (la pubblicazione di libri e di una rivista mensile), a quelle di comunicazione e di collegamento con le comunità di conterranei nel mondo (su tutte Radio Abm e Bellunoradici.net), passando per il sostegno e la consulenza offerti agli emigranti e a coloro che intendono partire.
E poi le iniziative del 2023, con tre punti cruciali: il turismo delle radici, che nel 2024 avrà il suo “Anno” dedicato a livello nazionale, e per il quale l’Abm – in partnership con altri sodalizi veneti – è risultata vincitrice di un bando governativo per attuare azioni di richiamo affinché gli oriundi veneti nei cinque continenti tornino a visitare i luoghi di origine dei loro avi.
Il MET, il Museo dell’emigrazione triveneta, che la Bellunesi nel Mondo vorrebbe allestire nel capoluogo. Una prospettiva per la quale è già stata incassata la disponibilità del Comune di Belluno a mettere a disposizione alcuni spazi a Palazzo Bembo. Ultimo, ma non ultimo, il tema delle borse di studio: aiuti economici per l’iscrizione all’università che saranno banditi nel prossimo quinquennio a favore di studenti bellunesi bisognosi, grazie a risorse messe a disposizione dai circoli (le Famiglie Bellunesi) di Milano e di Lugano.
Numerosi gli interventi da parte dei soci, arrivati anche dall’estero, e delle autorità locali, con un nutrito gruppo di sindaci e consiglieri comunali presenti all’assemblea.
Dal presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin l’augurio affinché i giovani possano avvicinarsi all’Associazione Bellunesi nel Mondo e proseguire le attività meritoriamente condotte fin qui dalla “vecchia guardia”. (aise)