Brasile: la comunità italiana entusiasta della visita di Mattarella

BRASILIA\ aise\ - Si è chiusa domenica la visita di Stato del Presidente Mattarella in Brasile. Una visita che ricambia quella del Presidente brasiliano Lula, avvenuta nel 2023. Dopo il cerimoniale, Mattarella ha visitato Porto Alegre, teatro delle recenti devastanti alluvioni, poi San Paolo, Rio de Janeiro e Salvador de Bahia. E ovunque sia stato, Mattarella ha entusiasmato.
Siamo tutti un po' migranti”. Così ha detto durante la visita al Museo dell’Immigrazione a San Paolo. Una frase quasi storica, che ha dato il senso della sua visita. Una visita che molti considerano un successo e non una delle tante visite che la diplomazia e il protocollo che regolano i rapporti tra i vari Paesi dettano. Una visita di un Presidente che suscita rispetto ma anche simpatia. Ovunque si trovi. E in Brasile non poteva andare differentemente. Ha visitato cinque città, cosa fuori del comune nelle visite di Stato, e c’è un perché: il Capo dello Stato ha voluto incontrare tutte le comunità italiane più consistenti numericamente, anche se molto distanti una dall’altra. Un gesto di affetto, che gli italiani fuori dell’Italia hanno apprezzato e non poco.
In sostanza, il Presidente ha voluto rendere omaggio a tutte le comunità italiane in Brasile e dare nel contempo un segnale significativo al governo brasiliano e ai cittadini dei due Paesi: sono qui, sono venuto a stringervi la mano per quello che avete fatto, per quello che farete e per quanto faremo assieme: congratulazioni e promesse.
Gli aiuti fatti pervenire attraverso la Croce Rossa Internazionale al popolo gaucho; il riconoscimento della laboriosità italiana; del legame tra due “popoli fratelli”, latini e cattolici; l’accoglienza entusiasmante riservata ad ogni sua visita, nonché i numerosi accordi stipulati tra i due governi sono la prova concreta di quanto sia stata coronata dal successo la visita di Mattarella in Brasile.
Certo è che dopo Ciampi nel 2000 il Brasile meritava la visita da parte di un Capo di Stato italiano e a colmare il vuoto è stato uno tra i più amati: Sergio Mattarella. Le memorie del passato, i successi del presente e le speranze per il futuro sono stati in sostanza i tre elementi predominanti durante la visita del Presidente. Una visita che non a caso ha coinciso con l’anniversario dei 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile.
La stampa italiana in Brasile, conclusa la visita, ha ringraziato il Presidente Mattarella per "averci fatto sentire orgogliosi di essere italiani con la sua presenza autorevole e paterna". (aise)