Missione in Giappone per il Cnr: la Presidente Carozza a Tokyo

ROMA\ aise\ - La Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Maria Chiara Carrozza, dallo scorso 29 settembre è in missione in Giappone per alcuni incontri istituzionali e per partecipare a importanti meeting relativi ai temi della ricerca e innovazione.
Venerdì, in particolare, Carozza e il Presidente dello JST – Japan Science and Technology Agency, Kazuhito si sono incontrati per la firma di un Memorandum di cooperazione alla presenza dell’Ambasciatore Gianluigi Benedetti nella sede dell’Ambasciata.
Lo JST è la principale agenzia di finanziamento della ricerca di eccellenza in Giappone. I due presidenti hanno illustrato le attività delle proprie istituzioni, ferma restando la differenza di ruoli e funzioni per cui lo JST non opera direttamente come ente di ricerca ma finanzia, su base estremamente competitiva, i progetti di ricerca ritenuti più strategici ed innovativi per il Paese. In tale contesto, riporta il Cnr, si è parlato a lungo sulle possibilità di trovare linee di ricerca convergenti. Il Presidente Hashimoto si è mostrato molto interessato ai temi dell’energia ed in particolar modo allo sviluppo di materiali innovativi per le batterie. La Presidente Carrozza ha suggerito l’intero spettro di possibilità offerto dalle risorse PNRR sui 5 Centri di Ricerca nazionali e, in particolar modo, in relazione a quello che si occupa di biodiversità di cui il Cnr è Hub. Ha inoltre illustrato l’impegno del Cnr nelle principali infrastrutture italiane ed europee e ha evidenziato la leadership scientifica dell’Ente nel campo del plasma e dei nuovi materiali.
Lo JST si è dimostrato aperto alla collaborazione su settori specifici riservandosi di identificare al proprio interno gli specialisti che possano portare avanti il dialogo in fase operativa. A valle del colloquio è avvenuta la firma del Memorandum di cooperazione tra Cnr e JST.
In serata la Presidente del Cnr ha partecipato ad incontro presso la residenza dell’ambasciatore Benedetti, a cui hanno preso parte circa 25 membri dell’Associazione dei Ricercatori Italiani in Giappone. Presente il segretario dell’associazione Marco Pellegrini, l’addetto scientifico dell’Ambasciata Enrico Traversa, Angelo Volpi del Cnr, il responsabile delle attività internazionali della presidenza Cnr Massimo Spadoni e alcuni illustri ospiti giapponesi tra cui il Professor Takanishi dell’università di Wazeda con il quale la Presidente ha collaborato agli inizi della sua carriera scientifica.
“In Italia il panorama della ricerca sta cambiando profondamente anche grazie all’iniezione di risorse legate al PNRR”, ha affermato Maria Chiara Carrozza “e in questo panorama le collaborazioni con paesi che investono molto nella ricerca, quali il Giappone diventano strategiche per il futuro”. I ricercatori italiani in Giappone sono un importante “ponte di collegamento per far conoscere il nostro Paese e stimolare curiosità e desiderio di lavorare insieme”.
Il 30 settembre, durante la giornata di apertura dell’STS Forum a Kyoto la Presidente ha partecipato al Global Summit of Research Institute Leaders, un’importante occasione di incontro per tutte le organizzazioni di ricerca mondiali che è oramai giunta alla dodicesima edizione. Il tema di quest’anno esplorava le opportunità ed i rischi offerti dall’intelligenza artificiale proprio nell’anno del prepotente avvento nella società di ChatGPT. Agli onori di casa, fatti da Hiroshi Komiyama, Presidente del Riken (Giappone), e agli spunti offerti da una presentazione di Elanor Huntigton, Executive Director dello CSIRO (Australia), è seguita un’interessante discussione tra i presenti culminata con una dichiarazione congiunta dei leaders.
Nel suo intervento, Carrozza ha ribadito il ruolo delle Istituzioni di ricerca nell’esplorare a fondo i rischi e le potenzialità della cosiddetta AI generativa, ovvero quella forma di AI in grado di generare testi, immagini o altri media, utilizzando modelli generativi. Ruolo delle istituzioni di ricerca potrà essere, in futuro, ha continuato la Presidente Carrozza, anche quello di farsi promotori di una sperimentazione locale di tali procedure a servizio della pubblica utilità.
La Presidente ha anche rimarcato come l’altra sfida del nostro tempo sia la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità proponendo che tale tema costituisse il focus dell’incontro del prossimo anno. Una proposta che ha trovato consenso generale. La dichiarazione congiunta, approvata all’unanimità, propone l’azione sinergica degli istituti nella condivisione delle informazioni e nel guidare il processo di sfruttamento delle opportunità offerte dalla AI generativa nell’ambito della loro affidabilità e correttezza etica.
Nella seconda giornata dello STS Forum di Kyoto, tenutasi il 1° ottobre la Presidente del CNR ha partecipato ai lavori alla presenza del Primo Ministro giapponese Kishida il quale ha rivolto un forte invito alla comunità scientifica a chiedersi quale potrà essere il futuro ruolo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale generativa nel plasmare la società che noi desideriamo, una società che veramente possa andare incontro alle esigenze degli uomini e del nostro pianeta. È un ruolo, quello dell’intelligenza artificiale che il Giappone ha voluto fortemente mettere al centro del dibattito internazionale anche avviando, nel corso della propria presidenza del G7, il cosiddetto “processo di Hiroshima”; questo rappresenta l’avvio di un dibattito che dovrebbe accompagnare la società globale nell’attenta analisi dei rischi e delle opportunità offerte da questa tecnologia emergente.
In tale contesto Carrozza ha incontrato il presidente del prestigioso istituto di ricerca Riken, Makoto Gonokami, nella prospettiva di siglare un accordo di collaborazione strategica nel prossimo futuro. Nel corso del dialogo si è a lungo discusso sulle potenziali aree scientifiche di comune interesse trovando significative convergenze soprattutto nei campi delle neuroscienze, della robotica, delle tecnologie per l’ambiente e della quantum physics. Molteplici le domande da ambo le parti intese ad esplorare con maggiore profondità le possibili sinergie di ricerca. L’incontro si è concluso con l’auspicio da parte di tutti i presenti di continuare al più presto il dialogo attraverso una seconda e più serrata fase di confronto. (aise)