ROMA\ aise\ - Simone Billi, deputato della Lega eletto in Europa, si è recato ieri in visita allo stabilimento produttivo del Poligrafico dello Stato dove vengono prodotte le Carte di Identità Elettoniche. Scopo della visita, spiega oggi lo stesso parlamentare, “approfondire e rendermi conto di persona del procedimento e delle problematiche nella realizzazione della CIE anche per gli italiani all’estero”.
“Mi hanno accolto l’ing. Matteo Cerasoli, plant manager, l’ing. Stefano Imperatori, direttore Soluzioni Integrate, e l’avvocato Sabrina Romani, direttore Relazioni Istituzionali”, racconta Billi, al quale Cerasoli ha spiegato “con orgoglio come la tecnologia della CIE sia stata sviluppata dal Poligrafico stesso e sia uno dei documenti di sicurezza fisica e logica più evoluti a livello internazionale”.
“Ho visitato i reparti di stampa, card making e personalizzazione/imbustamento”, continua il deputato leghista, “dove ho potuto constatare come la CIE venga realizzata in policarbonato con sette strati termolaminati, invece che incollati come i vecchi documenti, con cui è possibile garantirne la durata per almeno 10 anni. Ogni strato comprende degli elementi anti-contraffazione ed un chip elettronico dove vengono memorizzati i dati personali”.
“Prima del covid-19 la produzione del Poligrafico era di circa 30.000 CIE al giorno”, continua Simone Billi; “inoltre il Poligrafico realizza anche tutta una serie di altri documenti, come ad esempio il permesso di soggiorno elettronico europeo e la patente”.
“Sono rimasto piacevolmente colpito e soddisfatto dell’efficienza con la quale il Poligrafico gestisce la stampa e la distribuzione della CIE all’estero”, conclude Billi, dicendosi infine “fiducioso che la CIE, già in distribuzione in numerosi Stati, possa essere presto estesa agli italiani residenti in tutta Europa”. (aise)