Italia – Paesi Bassi: Meloni incontra Rutte

ROMA\ aise\ - Due Paesi che non sempre hanno posizione condivise sui principali dossier europei, ma che sono accomunati da una visione “pragmatica” delle possibili strategie, e che vivono “un periodo molto proficuo nei loro rapporti bilaterali”. Così la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ieri ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Regno dei Paesi Bassi, Mark Rutte, il primo Premier dell'Unione europea in visita in Italia dall’insediamento del suo Governo, con cui Meloni ha avuto un colloquio “lungo, proficuo e cordiale”, con un “approccio molto concreto e molto pragmatico”, appunto, sui principali dossier in discussione al Parlamento europeo.
“Anche se non sempre le posizioni dei due Paesi, nel rispetto dei reciproci interessi nazionali, sono esattamente le stesse, voglio dire che mi sono trovata di fronte a una persona lucida, pragmatica, concreta, che ha voglia di trovare soluzioni”, ha detto Meloni, spiegando che i temi al centro dell’incontro sono stati quelli economici, delle migrazioni, della guerra in Ucraina e, infine, quelli specificamente bilaterali.
Il tema delle migrazioni, è stato ribadito, è “europeo” e come tale deve essere affrontato, “non in base alla contrapposizione tra movimenti primari e movimenti secondari, ma partendo dalla difesa dei confini esterni e quindi dalla lotta ai trafficanti”, ha detto la Premier, che oggi ha convocato il Consiglio dei Ministri a Cutro.
Citata la lettera inviata alle massime istituzioni europee dopo il tragico naufragio sulle coste calabresi, Meloni si è detta “soddisfatta” della risposta della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, perché “tiene in considerazione, riprende le conclusioni che avevamo avuto nell'ultimo Consiglio europeo, nelle quali si conferma un cambio di approccio rispetto alla questione migratoria. La consapevolezza di un problema europeo che va affrontato a livello europeo, la consapevolezza della necessità di combattere i traffici e i trafficanti di vite umane, anche per salvare la vita delle persone, la cooperazione con i Paesi africani”. Un tema, questo, che vede Italia e Paesi Bassi d’accordo: “riteniamo che il prossimo Consiglio europeo a fine mese debba fare dei passi in avanti concretamente sulla materia migratoria, particolarmente sul tema della rotta del Mediterraneo centrale e della cooperazione con i Paesi africani”.
Anche sui temi economici al centro del prossimo Consiglio, ha aggiunto Meloni. “è essenziale il dialogo tra Italia e Paesi Bassi come lo è stato nell'ultimo Consiglio europeo. Come sapete, l'Italia auspica da questo punto di vista risposte coraggiose che per noi significa soprattutto flessibilità nell'utilizzo dei fondi esistenti per non creare disparità nel mercato unico, nel momento in cui si sceglie di intervenire su un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato. E poi comincerà il dibattito sulle regole della governance nelle quali credo che si debba tenere in considerazione anche le scelte che stiamo facendo per aiutare le nostre imprese. Noi crediamo che le nuove regole sulla governance, in particolare il Patto di stabilità e crescita, debbano ottenere maggiormente in considerazione il tema di un equilibrio tra la stabilità e la crescita, che sono entrambi necessari”.
Ribadito il sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia, con Rutte “abbiamo discusso di come implementare, coordinare ancora meglio, la nostra assistenza all’Ucraina che continuerà sia a livello bilaterale sia a livello multilaterale, a 360 gradi”.
Infine, le relazioni bilaterali tra Italia e Paesi Bassi, dalla cooperazione contro la criminalità organizzata agli scambi economici che “sono molto forti”, in quanto ammontano a “più di 43 miliardi di euro di interscambio, un dato che è migliorato nel 2022”, ha evidenziato la Premier, ricordando che “i Paesi Bassi sono il primo investitore in Italia” e che “in Olanda operano oltre 500 aziende italiane, oltre 16.000 dipendenti”. Dunque, sono “molti i settori sui quali pensiamo di avere margini di crescita in questo nostro rapporto bilaterale, penso infrastrutture, energie rinnovabili, lo spazio. Le frontiere delle scelte strategiche sono tutte frontiere che ci vedono coinvolti entrambi. Intendiamo anche implementare la nostra collaborazione nel settore dell'industria della Difesa, perché su questo i nostri rapporti e la nostra cooperazione sono stati fin qui molto proficui e molto forti e chiaramente, con la situazione internazionale che viviamo, è sempre più importante che su queste materie si riesca ad essere uniti”. (aise)